Abbiategrasso: la mostra “I volti dell’amicizia”realizzata dai ragazzi di Portofranco.

Sabato 22 giugno, nell’ambito del Progetto “Luci nel Quartiere” che vede coinvolte le associazioni Tribù, Nestore, Portofranco e Rugbio, è stata proposta la mostra “I volti di un’amicizia”, realizzata dagli studenti e dalle studentesse che durante l’anno hanno partecipato al corso di italiano al  Portofranco di Abbiategrasso, tra cui Ahmed Enahif, autore delle foto dell’articolo. 12 pannelli in cui ogni autore e autrice raccontava in modo artistico la propria personale esperienza
La mostra è rimasta aperta dalla 10 alle 18 sotto i portici del supermercato Carrefour di via Vespucci ad Abbiategrasso, zona Darsena. Alle ore 16 vi è stato un momento di festa in cui un’insegnante di Portofranco e un ragazzo hanno raccontato da dove è nata l’idea della mostra e ne hanno illustrato il contenuto evidenziando la novità e la originalità di questa modalità di esprimersi che rende  ragazzi,  ragazze ed adulti protagonisti di una comunicazione di sé, capaci di esprimere l’umanità e l’amicizia che vivono.
L’assessora Eleonora Comelli, il vicesindaco Roberto Albetti e il sindaco Cesare Nai hanno visitato la mostra e hanno valorizzato l’esperienza fatta: il sindaco Nai ha sottolineato che questa è la strada giusta di una reale e concreta integrazione.
Un gruppo di ragazzi di Vigevano ha suonato e cantato brani musicali di Bob Dylan, dei Cranberries e dei Gun’s & Roses, contribuendo in modo significativo a creare un clima di festa e di gioia.
La mostra I volti di un’amicizia è stata realizzata all’interno del progetto “Luci nel quartiere”, finanziato con i fondi di Regione Lombardia: è il segno che si fa integrazione attraverso esperienze reali di amicizia che danno ad ognuno la libertà di parlare di sé e di ascoltare l’altro, l’ integrazione è così un arricchimento reciproco, ognuno trova nell’altro una ricchezza umana per sé. Così questi ragazzi e ragazze e gli adulti delle diverse associazioni sfidano questa società dei muri e delle barriere, dell’indifferenza e della paura testimoniando che è possibile un’amicizia in cui ognuno sia se stesso e desideri comunicarlo all’altro.