Dopo mesi di polemiche e di speranze, i giovani studenti e studentesse, che avevano scelto di iscriversi alla sezione musicale del Liceo Salvatore Quasimodo di Magenta, ieri finalmente hanno avuto la risposta tanto attesa: la prima classe del Liceo Musicale forse si potrà fare. Non c’è ancora la certezza matematica, nonostante si sia riusciti a raggiungere il numero di 23 alunni che vogliono iscriversi, numero legale minimo per formare una classe di scuola superiore. Il Comitato dei Genitori è riuscito a trovare 13 nuovi alunni, tra cui ci sarebbero 2 alunni respinti che vorrebbero iscriversi alla prima musicale; questi ragazzi e ragazze però devono sostenere i test di ammissione alla sezione musicale, che consistono in 3 prove e che saranno somministrati tra giovedì e venerdì. Se i 13 nuovi alunni supereranno i test, rimane ancora un ostacolo tecnico: i 10 alunni che a febbraio si erano iscritti a Novara, per non perdere l’anno di studi musicali, per formalizzare l’iscrizione, dovranno produrre al Quasimodo, entro il 3 luglio, la domanda d’iscrizione, unita al nulla osta dell’Istituto novarese, nonchè il Diploma di Scuola Media con il certificato della competenze( questi ragazzi/e avevano già sostenuto con successo i test per l’indirizzo musicale a gennaio).
Quindi, una volta ultimati questi passi, la Dirigente Scolastica del Quasimondo Donata Barbaglia, dopo il 3 luglio, grazie ad una deroga sui tempi, ottenuta dal Ministero, potrà formare la classe prima della sezione musicale.
Questa positiva soluzione della vicenda non elimina però i problemi degli Istituti Scolastici Superiori di Magenta, soprattutto la carenza di aule e di strutture adeguate all’aumentato numero degli alunni negli ultimi 20 anni. Magenta ha un’offerta formativa variegata e completa, dalle scuole di formazione agli Istituti d’istruzione secondaria, ma il bacino di utenza è ampio, anche per la qualità dell’offerta formativa, per cui ogni anno scolastico aumenta il numero degli iscritti, che provengono in buona parte da fuori città. Gli edifici scolastici d’istruzione superiore sono di competenza di Città Metropolitana e già quando c’erano ancora le Province, nel 2005/6, si era parlato di un progetto per la costruzione di un Polo Scolastico nei terreni adiacenti l’attuale Liceo Bramante, furono fatte riunioni con studenti e genitori, presenti i tecnici regionali e provinciali, ma poi non se ne fece più niente.
Da qualche anno il Comune di Magenta ha tamponato la carenza di aule del Quasimodo, utilizzando strutture di edilizia scolastica primaria di sua proprietà, (ex scuole De Amicis) e dando in uso anche la sala consigliare Galli, ma questo non basta più.
Quando, con la riforma Del Rio degli enti locali, sono state abolite le Province, è stata tolta loro la rappresentatività diretta perché gli organi politici adesso sono composti da sindaci e consiglieri comunali che si eleggono tra di loro e non esistono più gli assessori, che si occupavano di settori mirati. Per quanto riguarda le competenze, nulla è cambiato perché in Città Metropolitana rimangono in piedi tutte le funzioni assegnate dalla legge alle Province, tra cui l’ edilizia delle scuole superiori, ma forse, nel passaggio, si è perso il contatto diretto con il territorio e con le sue problematiche.