Mario De Luca , ex responsabile della centrale elettrica di Novaceta negli anni 1978-2001, come persona informata dei fatti e a nome del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, vuole dare un contributo all’annoso dibattito sui rifiuti speciali che si trovano ancora nell’area dell’ ex Novaceta.
Nell’ultimo Consiglio Comunale la consigliera Silvia Minardi di Progetto Magenta aveva presentato due interrogazioni riguardanti la presenza di amianto e di altri materiali pericolosi nell’area dell’ ex azienda chimica chiusa nel 2010.
L’assessora Laura Cattaneo, con delega alle politiche ambientali, aveva risposto a Progetto Magenta con una lettera (da noi pubblicata) che però viene giudicata troppo evasiva da De Luca e dal Comitato, per cui la seguente lettera aperta alla Cattaneo, che pubblichiamo:
Gentile Assessora Laura Cattaneo, ho letto la Sua risposta all’interrogazione di Progetto Magenta in merito alla presenza di amianto all’interno della centrale termoelettrica EnerCell e mi sento in dovere di offrire un modesto contributo cercando di chiarire alcuni punti. Mi permetto di far presente a Lei, alle Istituzioni preposte ed ai Cittadini, che chi scrive ha svolto il ruolo di responsabile della centrale ex Novaceta dal 1978 al 2001 quindi “titolato” a dare un contributo in termini di consigli tecnici e descrivere la effettiva pericolosità della presenza di amianto dovuta essenzialmente ad un degrado ed un deteriorarsi delle strutture che continua inesorabilmente da oltre quindici anni. Mi creda, forse non è al corrente dello stato reale di quella centrale, sicuramente non sarà stata informata correttamente dai suoi collaboratori, ma trovo la Sua risposta, sembra un paradosso, “affrettata”, e scritta, appunto, in mancanza di elementi di valutazione. Una richiesta di accesso agli atti, in particolar modo nel caso in questione, dovrebbe essere evasa con estrema sollecitudine. L’aiuto ed il lavoro di un Consigliere Comunale ( è questo il ruolo che un eletto ha promesso di svolgere ai Cittadini ) potrebbe essere importante. L’ Amministrazione Comunale dovrebbe fare tutto il possibile per ridurre i tempi burocratici e collaborare pienamente. Allo stesso modo si dovrebbe intervenire presso ATS e Regione Lombardia e pretendere di conoscere i motivi di tanto ritardo nel fornire stime e principalmente l’attuazione di quelle procedure atte alla definitiva rimozione, in sicurezza, di tutto l’amianto. Mi permetto di allegare nu. 3 foto ( già pubblicate, tempo fa, dalla stampa locale ) relative ad alcuni componenti di centrale, che evidenziano la condizione dell’amianto ( ti tipo friabile ) mai rimosso e spesso, ma solo in parte, ricoperto da lamiere, sistema ovviamente inefficace. Tanto per avere un’idea, la foto nu.3 indica una parte di un serbatoio in metallo alto circa otto metri con un diametro di circa quattro metri.
Sono convinto che vorrà al più presto convocare Progetto Magenta per una collaborazione più concreta sulla questione amianto, considerando che la salute dei Cittadini non deve attendere tempi dettati da ritardi burocratici o, peggio ancora, dettati da diverse collocazioni politiche. Il sottoscritto resta a Sua completa disposizione per ogni eventuale informazione e ricorda che già dal giugno 2009, quando Novaceta chiuse i battenti, il sottoscritto presentò una comunicazione ( regolarmente protocollata) all’Amministrazione Comunale, chiarendo all’allora Sig.Sindaco Dott. Luca Del Gobbo, la pericolosità che si sarebbe presentata allorchè, alle strutture di centrale, fosse venuta a mancare l’adeguata manutenzione.
Un cordiale saluto.
Mario De Luca