Nel 2012 venne varata una legge, la 3/2012 subito rinominata “legge salvasuicidi”, perchè dopo la recessione mondiale e la crisi che si è estesa anche in Europa e in Italia dal 2010, molti piccoli e medi imprenditori hanno dovuto chiudere l’attività e la ricaduta si è avuta anche sulle famiglie. Il sovraindebitamento che si sono trovati ad affrontare tanti cittadini, disperati per non sapere come affrontare la situazione, ha, purtroppo provocato diversi casi di suicidio.
La legge 3/2012 e i suoi successivi aggiustamenti, stabilisce norme in materia di soluzione delle situazioni di sovraindebitamento dei soggetti non fallibili. È una legge ormai in vigore da alcuni anni, ma non è ancora ben conosciuta, né dai cittadini, né dagli operatori del diritto. Sono disponibili, anche in rete, un gran numero di articoli e manuali che cercano di spiegarla, ma dalla loro lettura, sembra impossibile trarre vere indicazioni operative. Per questo motivo abbiamo deciso di fornire uno strumento dal contenuto tutto concreto, che consenta al lettore di capire se e come può avvalersi degli istituti previsti dalla legge per risolvere la propria situazione debitoria.
La Legge 3/2012 non è una “legge cancella debito”, non è uno strumento a disposizione di “furbetti” che vogliono eludere gli impegni presi. È, invece, uno strumento che consente al debitore di fare fronte ai propri debiti in modo coerente con le proprie risorse, sollevandolo dalla pressione psicologica che il sovraindebitamento crea, ma tendendo anche a garantire ai creditori la migliore soddisfazione possibile. Non è uno strumento per contrastare le azioni esecutive dei creditori e, in particolare, non serve per farla in barba ad Equitalia. Può anche servire a interrompere le procedure esecutive in corso, ma non la si può utilizzare solo per questo. Il debitore deve ripensare complessivamente la propria situazione e pianificare la propria gestione finanziaria, in modo coerente.
Per poter utilizzare questa Legge i debitori devono avere determinate caratteristiche ed essere seguiti nel procedimento di richiesta di ristrutturazione dei debiti da Organismi di Composizione della Crisi (OCC) con sede nel circondario del Tribunale competente, poichè sarà un Giudice a gestire la procedura e da ultimo ad omologare l’accordo e a disporne la pubblicazione.
La UIL del territorio ( Magenta, Legnano e Cuggiono) ha operatori formati sulla legge 3/2012 per aiutare i cittadini che si trovano in stato di sovraindebitamento, che si possono rivolgere ai suoi uffici per informazioni e per essere seguiti in tutta la procedura di composizione della crisi. I costi applicati da UIL sono molto al di sotto delle parcelle di avvocati, quindi interessanti per chi si trova già in una situazione finanziaria di crisi: per aprire la pratica si richiedono circa 260euro per i privati e 400euro per gli imprenditori.
Per sapere informazioni sulla sede UIL più vicina : Stefano Dell’Acqua 335 7283 850.
Qui l’intervista ai delegati UIL che si occupano della Legge sul sovraindebitamento: