Incominciano a fioccare le note e i comunicati stampa dei vari partiti politici sulla chiusura del Processo Croce Azzurra che oggi ha visto comminare all’ ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani una condanna a cinque anni e sei mesi, mentre il viceministro Massimo Garavaglia è stato assolto.
La Lega plaude alla risoluzione del processo di appello:”L’assoluzione del viceministro Garavaglia mette fine a tante, troppe chiacchiere inutili. Siamo felici che tutto sia stato chiarito e nel modo migliore. Ora basta con teoremi e fantasie. C’è ancora tanto lavoro da fare per rimettere in sesto questo Paese che ha bisogno di figure di spessore come lui“. Così i deputati della Lega Fabio Massimo Boniardi e Fabrizio Cecchetti, mentre Curzio Trezzani, Presidente della Commissione Cultura, ricerca e innovazione, sport, comunicazione del Consiglio regionale della Lombardia così commenta, la notizia: “Con l’assoluzione del Viceministro Massimo Garavaglia finalmente si mette fine a una vicenda assurda e incredibile. Da subito abbiamo sostenuto Massimo, mai è venuta meno la stima e fiducia nella sua persona e da sempre abbiamo creduto nella sua innocenza; ora che è messa nero su bianco, sarebbe bello aspettarsi tante scuse, soprattutto nei suoi confronti. Sono felice che questa storia si sia risolta per il meglio nonostante sia stata lunga, sarebbe il caso di smetterla con le polemiche inutili e fantasiose cacce alle streghe, c’è ancora tanto lavoro da fare per questo Paese e la Lega non si tirerà mai indietro”
In casa delle opposizioni, la sentenza è stata commentata così dal PD Milano Metropolitana:
“La condanna di Mario Mantovani, purtroppo, certifica l’opaca e tutt’altro che trasparente gestione del sistema sanitario lombardo da parte del centrodestra. Bene l’assoluzione di Garavaglia, ma oggi ci troviamo ancora una volta di fronte a una condanna che getta un alone di oscurità sulla nostra regione. Lo certificano le indagini: la destra, al governo della Lombardia da vent’anni, ha costruito un modello di amministrazione troppo spesso affetto da clientelismo. Un modello ancora oggi difficile da scardinare ma che dobbiamo combattere, per eliminare e sanare tutte le ingiustizie che crea a danno dei più deboli. Come Partito Democratico rinnoviamo la nostra piena fiducia nella magistratura perché continui a far luce su vicende poco chiare, nell’interesse e per il bene di tutti i cittadini lombardi“.