Visto che circolano ancora molte notizie non corrette sull’area che il Comune di Magenta, su ordine del Tar, ha concesso alla comunità islamica per la festa del Sacrificio il 14 agosto, ritorniamo sull’argomento. (chi volesse ricostruire l’intera vicenda, legga gli articoli precedentri di CAM).
Sfatiamo subito la bufala che la Festa del Sacrificio a Magenta preveda il rito antico, che si rifà al sacrificio di Abramo, cioè l’uccisione di animali: nella richiesta protocollata in Comune, da noi pubblicata, non si fa menzione di questo ma si chiede uno spazio per un’ora per potersi riunire per uno scambio di auguri e per la preghiera.
Per quanto attiene all’area concessa, sita in via Crivelli, dove sorgeva l’ex fiera, dopo la pubblicazione del nostro pezzo di ieri, abbiamo letto sui social molte inesattezze, anche provenienti da figure istituzionali, che dovrebbero conoscere bene l’ ordinanza sull’Ambrosia, che viene emanata da tutti i Comuni del Magentino e dell’Abbiatense in collaborazione con ATS Città Metropolitana.
Rimandando alla lettura della stessa, ricordiamo che, quest’anno, “il primo sfalcio va fatto l’ultima settimana di luglio, mentre il secondo sfalcio tra la fine della seconda decade e l’inizio della terza decade di agosto”. L’ordinanza è chiara ed esaustiva e dice che in ogni caso “