Milano- Forse non tutti sanno che, accanto al cantiere di S. Ambrogio, dove sono in atto i lavori della linea 4 della metropolitana ci sono scavi archeologici, che da tempo stanno portando alla luce resti umani ben conservati: ad oggi ben 250 ritrovamenti, che hanno fatto identificare l’area come come quella di un’antica necropoli, dall’epoca romana fino al sedicesimo secolo, dove si sono avvicendate nel tempo sepolture diverse. I ritrovamenti di tanti resti sono importanti perchè permettono agli studiosi la ricostruzione della storia di Milano, dei suoi abitanti e dei diversi stili di vita nelle varie epoche. Per esempio dallo studio di una colonna vertebrale, che presentava le lesioni tipiche della tubercolosi si possono datare i primi casi di TBC in città. Nelle fosse comuni sono stati rinvenuti scheletri con segni di lesioni contusive alla testa e gli archeologi pensano siano riconducibili ad esecuzioni capitali.
La notizia odierna del ritrovamento di fronte alla Basilica di San Vittore al Corpo è molto importante perchè gli scavi hanno portato alla luce anche lo scheletro di un cavallo. Giuliana Cuomo, archeologa responsabile del cantiere parla di: “primo caso di sepoltura equina rinvenuta a Milano”. Questa fase degli scavi archeologici è terminata con la rimozione dei ritrovamenti ed il loro trasporto in laboratorio per essere catalogati. La prossima fase prevede gli scavi in prossimità della chiesa, dove gli archeologi prevedono di rinvenire l’antica abside di San Vittore.
I lavori per la realizzazione di M4 intanto proseguono regolarmente. Nella tratta centrale le due tbm, le maxi frese circolari , destinate alla realizzazione delle gallerie si trovano in San Babila e in Largo Augusto.
Qui sotto il video pubblicato da Metro4:
Di fronte alla Basilica di San Vittore al Corpo, nei pressi del cantiere per la Stazione S. Ambrogio di M4, si è conclusa la prima fase degli scavi archeologici nel manufatto che ospiterà le Tbm per la manutenzione.In quest’area sono stati ritrovate tantissime sepolture di epoca diversa, ben 250 gli scheletri individuati ma sono molti di più se consideriamo anche quelli depositati in fosse comuni. “Quest’area – ha spiegato Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano – ha conservato nel tempo, dall’epoca romana fino al sedicesimo secolo, una destinazione a necropoli”. Ma perché sono importanti questi ritrovamenti? Lo chiarisce Cristina Cattaneo, medico legale e direttrice di Labanof, il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano: “Gli scheletri sono fondamentali per la ricostruzione della storia di Milano. Alcune scoperte sono estremamente interessanti, ad esempio il primo caso di tubercolosi. Proprio qui, infatti, abbiamo trovato una spina dorsale con le lesioni tipiche della tubercolosi. Nelle fosse comuni abbiamo rinvenuto scheletri con segni di lesioni contusive alla testa e pensiamo si tratti di esecuzioni capitali. Il tutto ci aiuterà molto a ricostruire la storia perché le ossa a volte raccontano storie diverse dai testi o implementano ciò che i testi magari non dicono”.Gli scavi hanno portato alla luce anche lo scheletro di un cavallo. L’archeologa Giuliana Cuomo, responsabile di cantiere per la Cooperativa Archeologia, chiarisce come sia “il primo caso di sepoltura equina rinvenuta a Milano”.“E’ un fatto di per sé insolito – aggiunge la soprintendente Ranaldi – che incuriosisce e pone degli interrogativi sul perché si trovasse proprio in quest’area dove esistevano delle tombe pregiate. Insieme allo scheletro non abbiamo trovato altro e, quindi, resta l’interrogativo. Se gli hanno dedicato una sepoltura in quest’area sicuramente sarà appartenuto a qualche personaggio importante”. Questa fase di scavi archeologici è terminata. Va chiarito che tutti i ritrovamenti sono stati rimossi dal cantiere (non sono quindi più visibili e il cantiere non è comunque accessibile al pubblico) per essere catalogati e studiati. Gli scavi in una seconda fase si sposteranno verso la chiesa dove, spiega la soprintendente, “contiamo di trovare l’antica abside della Chiesa di San Vittore al Corpo”.I lavori per la realizzazione di M4 proseguono regolarmente. Nella tratta centro le due tbm, le talpe, destinate alla realizzazione delle gallerie si trovano a San Babila e in Largo Augusto.
Pubblicato da Metro4 Milano su Venerdì 9 agosto 2019