Oggi che il terzo giorno di viaggio, ma il secondo di cammino di Chiara e Graziano, i nostri pellegrini ci mandano questo loro pensiero.
II tappa : Labruge-Pavoa de Verzim
Lascio andare le relazioni e i legami che incatenano, colgo l’opportunità di trasformarle in correnti d’aria da spiccare un salto per librarsi liberi, pur sentendo di appartenere a qualcosa di grande, immenso. Mentre cammino mi rendo conto che non è utile affezionarsi troppo ai propri progetti. Ogni progetto ha in se un tempo, una meta, una propria scoperta, un senso.
Cosi’ un gruppo: c’è un tempo comune e un tempo che è differente per ognuno. Cammino e già mi viene da piangere. Oggi il mio umore ha i colori di questo oceano color grigio. Lui è lì e ci accompagna, come un amico fedele o un padre, forse un po’ severo ma comunque fedele. Aiuta a proseguire, a non cadere in tentazione. Forse lo vorresti più luminoso, più caldo, più confortevole, ma forse capisci che quello è il suo modo di dirti: “coraggio. Vai avanti,non ti fermare, la strada è lunga, arriverà il tempo di riposare”. E così avviene; appena lasciate le scarpe da cammino, magicamente il sole tutto si colora di luce; i corpi si rilassano e ci si distende al sole, sulla sabbia, mentre papà oceano continua a cullarti e a sostenerti.