Riceviamo e pubblichiamo:
Buon anno scolastico, Magenta!
Suona la campanella ed è di nuovo l’inizio di un anno scolastico. Noi di Progetto Magenta vorremmo accompagnare il suono di questa prima campanella con un pensiero rivolto a tutti coloro che per la prima volta frequenteranno una scuola della nostra città: a loro auguriamo di gustare la bellezza dell’imparare nuove cose e di non perdere mai la voglia di sapere, dello studio, della ricerca, della scoperta.
Il futuro, anche della nostra città, ha bisogno di chi ha voglia di cercare e di innovare, di studiare e di progettare, di pensare… in grande.
Un inizio di anno scolastico è anche quel momento, forse unico da un punto di vista amministrativo, che ti fa guardare oltre le scadenze del momento; coincide di solito con la voglia di fare progetti di un lungo periodo, anche oltre la durata di un mandato amministrativo.
L’inizio di un nuovo anno scolastico ci ricorda che “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, come recita la Costituzione, e quindi che c’è chi ha bisogno di essere accompagnato e incoraggiato, seguito e aiutato perché sia garantito il diritto allo studio a tutti.
Progetto Magenta pensa a tre importanti aree di intervento che non riguardano l’oggi, ma che richiedono la lungimiranza di una politica che si prenda a cuore il problema delle persone e il diritto all’istruzione e allo studio per tutti.
La prima riflessione riguarda l’annoso problema che hanno le scuole secondarie di II grado della nostra città: il bisogno di spazi sufficientemente grandi e adeguati alla complessità della loro offerta formativa. Per noi di Progetto Magenta, l’area exNovaceta ha tutte le potenzialità e le caratteristiche per diventare il nuovo polo della formazione e della ricerca in città: un’area di servizi scolastici, comprendente anche un parco pubblico, vicina alla stazione ferroviaria, con spazi residenziali per studenti e famiglie, dove anche i giovani imprenditori possano sperimentare nuove modalità di fare impresa. Un’area che sia uno spazio verde, collegato con il parco dell’Ossario e il parco di villa Naj Oleari. C’è bisogno di un progetto che sicuramente non vedrà concreta luce nello spazio ormai esiguo di questa amministrazione, ma è un progetto che la città vuole, di cui la città ha bisogno per uscire dal vuoto cui si sta condannando; si tratta di un progetto ambizioso di cui la città ha diritto e che per nascere avrebbe bisogno che l’amministrazione comunale, interloquendo con tutti i soggetti interessati a partire dagli attuali proprietari, avesse oggi il coraggio di mettere l’area a disposizione anche con una call internazionale, usando fondi non solo nazionali.. Oggi più che mai.
La seconda riflessione riguarda quel segmento di scuola che va sotto il nome di 0-6 anni. Mentre il governo Conte 2 ha promesso la gratuità dell’asilo nido per le famiglie meno abbienti e ci auguriamo che si trovino le risorse per mantenere una promessa tanto importante, noi a Magenta soffriamo da tempo di un problema annoso con una lista di attesa di 90 bambini: è un problema per le famiglie e soprattutto per le mamme. Occorre intervenire e capire, studiando con cura gli andamenti demografici, se e quanto investire in questo segmento di scuola. Magenta potrebbe diventare un esempio da esportare, solo se, usando le risorse a disposizione, si mettesse mano alla realizzazione di un polo dell’infanzia 0-6 anni: ne sono previsti, dal 2017, in tutte le Regioni, ma allo stato attuale la loro realizzazione risulta al palo in gran parte del Paese. Eppure non mancano né le idee né le risorse neanche in questo settore.
La terza riflessione tocca il tema della disabilità: aumentano gli alunni disabili nelle scuole magentine. La scuola italiana ha una tradizione di inclusione, da sempre. A fronte di un aumento dei disabili occorre aumentare in maniera sensibile le risorse perché sia garantito il sostegno. Sono investimenti importanti: si tagli da qualche altra parte, ma si potenzi maggiormente il sostegno alla disabilità. L’aumento di risorse previsto quest’anno è di gran lunga insufficiente rispetto al fabbisogno che viceversa è aumentato: in un settore dove la coperta è sempre troppo corta si abbia il coraggio di fare scelte coraggiose.
Abbiamo toccato tre temi che ci stanno a cuore e sui quali Magenta sta obiettivamente annaspando o vivendo con il freno a mano tirato: ci vuole il coraggio di guardare lontano quando si tratta di scuola. Perché a scuola si costruisce il futuro di una città e di un Paese.