ALTOMILANESE – Tra gli scrittori della riva sinistra del Ticino (Angelo Lodi, Ermanno Paccagnini, Armando Torno, Emilio Scampini…), chi ha conquistato il maggior successo è certamente Laura Pariani che ieri sera a Venezia, alla finale del Campiello, è arrivata al quarto posto con una cinquantina di voti dei trecento lettori anonimi che hanno partecipato alla competizione letteraria.
IL GIOCO DELL’OCA – Il ‘Gioco di Sant’Oca tra Busto Grande e Tornavento’ è il titolo del romanzo storico di Laura Pariani, edito dalla ‘Nave di Teseo’. E’ la storia di Bonaventura Mangiaterra che, nel 1652, gira fra le campagne e le brughiere tra Busto Grande e Tornavento incitando alla rivolta i contadini con la sua personale lettura delle Sacre Scrittura. L’opera si inserisce nel canone del primo libro ‘Di Corno o d’oro’ (1993, Sellerio editore, Palermo) nel quale Laura Pariani raccontava vicende ispirate dai racconti di nonni, di certe vecchie canzoni contadine, dalle filastrocche in dialetto che la scrittrice aveva imparato da piccola, dalle fotografie sbiadite dei bisnonni che troneggiavano nella loro cornice ovale in tutte le case del tempo.
LAURA PARIANI. Nata a Magnago nel 1951, figlia di un Sindaco, laureata in filosofia della Storia nel 1985, ha vissuto a Turbigo in Via Fermi (davanti alla centrale idroelettrica) al tempo del suo primo libro e insegnava all’I.T.C. ‘Torno’ di Castano Primo. Non è un caso che ‘Di Corno o d’oro’ sia stato presentato a Turbigo il 19 giugno 1993 nel parco del palazzo De Cristoforis. Poi la scrittrice si è traferita a Orta dove vive tuttora.
FOTO IL vincitore del Campiello Andrea Tarabbia con Laura Pariani