riceviamo e pubblichiamo
Straordinario Simone Barlaam ai Campionati Mondiali di nuoto paralimpico di Londra dove ha vinto 5 Ori, per altrettanti titoli mondiali, 1 argento con quattro record del mondo stabiliti. L’atleta lombardo di Cassinetta di Lugagnano, a 19 anni è stato tra i protagonista assoluti del mondiale londinese e ha spinto con le sue vittorie l’onda azzurra della nazionale italiana che quest’anno, per la prima volta nella storia, è arrivata prima nel medagliere con 50 medaglie: 20 ori, 18 argenti e 12 bronzi.
Simone aveva stupito tutti due anni fa ai Mondiali di Città del Messico quando a soli 17 anni aveva conquistato 2 ori, 1 argento e 1 bronzo. Ma quest’anno non solo si è confermato ma ha sbaragliato tutti gli avversari vincendo 5 ori e 1 argento. Sei medaglie su sei gare.
Ha cominciato nella giornata di lunedì vincendo i 100 metri stile libero, classe 9, e stabilendo il nuovo record mondiale che apparteneva al campione australiano Rowan Crothers imbattuto dal 2013. Barlaam ha fermato il tempo a 54”10 senza lasciare margini agli avversari, i due russi Tarasov (56”34) e Mozgovoi (56”71), argento e bronzo a oltre due secondi.
Meglio di tutte salutano l’impresa dell’atleta azzurro le parole dello stesso Crothers su Facebook, un mito nel mondo del nuoto paralimpico: “La scorsa notte uno dei miei migliori amici ha battuto il mio record mondiale sui 100 metri stile libero S9 imbattuto da 5 anni con il tempo di 54”10. Simone è un atleta meraviglioso con un’etica del lavoro incredibile e un livello eccezionale di dedizione allo sport. Ben fatto amico, sono orgoglioso di te. Ti meriti questo titolo, e questo record davvero non avrebbe potuto andare a una persona migliore”.
L’indomani l’atleta azzurro, in forza alla Polha Varese e allenato da Max Tosin, si è qualificato per la finale dei 100 dorso, S9. Una finale nella quale non partiva favorito, con il quarto tempo di qualifica. Ma con la quale il giovane campione lombardo aveva un conto in sospeso: bronzo agli ultimi mondiali di nuoto in Messico 2017, agli ultimi Europei di Dublino in finale nei 100 dorso era in testa al termine della prima vasca ma per una virata irregolare era stato squalificato. I pronostici erano tutti per il francese Hugo Didier e per l’australiano Timothy Hodge. Ma Simone è partito imperioso, al termine della prima vasca ha virato per primo e poi ha allungato battendo di misura i due favoriti un po’ spiazzati dalla prova dell’atleta azzurro che è arrivato a fermare prima di tutti la piastra del tempo e ha esultato di gioia sfogando tutta la tensione sull’acqua con il pubblico dell’Olympic Stadium in piedi ad applaudire l’impresa. Oro e nuovo record mondiale con il tempo di 1’01″22 per la categoria S9, mandando in archivio quello stabilito dall’americano Justin Zook che resisteva dal 2012 (1’01”75).
L’allenatore di Simone Barlaam Max Tosin ha spiegato: “Simone ha fatto una gara capolavoro. Non ha sbagliato niente. Per allentare la tensione durante il riscaldamento gli ho detto: ‘Quando Van Gogh faceva i suoi capolavori non pensava alla tecnica, a come faceva le pennellate. Non pensare. Tu vai, dai tutto e andrà bene. E’ stato davvero bravo. Questo risultato mi ripaga e ripaga lui di tanto, tantissimo lavoro che abbiamo fatto quest’anno in allenamento per preparare questa gara in particolare. A voler essere precisi di record nel dorso ne ha battuti due perché il record del mondo nei 50 dorso S9 è 29”70 e lui ha virato ai piedi a 29”30.
Intervistato da Elisabetta Caporale su RaiSport, le prime parole di Simone dopo il secondo oro mondiale: “Sono all’ottavo cielo, dopo la gara di questa mattina non pensavo di arrivare nemmeno al podio e invece… l’ho spuntata. E’ stato un anno difficilissimo soprattutto perché ho sostenuto l’esame la maturità (al liceo scientifico di Magenta). Raccogliere questi risultati è davvero appagante”. La giornalista gli chiede quale sia il suo segreto. Barlaam allarga le mani e fa il gesto, sottovoce dice: “Farsi il mazzo”. Poi ritorna subito serio: “Il mio segreto? Allenarsi intensamente, stare sull’obiettivo e divertirsi il giusto. Questa è la mia ricetta”.
Una delle gare più emozionanti di tutti i mondiali è stata la finale dei 100 farfalla S9 nella quale Simone ha vinto l’oro ex aequo con il compagno di squadra Federico Morlacchi, che in questa specialità detiene il record mondiale. Barlaam è partito all’attacco e ha virato ai 50 metri davanti a tutti di misura, in una gara tiratissima. Negli ultimi metri c’è stata la rimonta prodigiosa di Morlacchi. All’arrivo i due azzurri hanno scoperto, in quella che è stata ribattezzata “la gara del secolo” (il video della finale ha avuto centinaia di migliaia di visualizzazioni), di aver toccato la piastra che ferma il cronometro nello stesso medesimo istante. Oro per Simone e per Federico. A fine giornata è arrivato anche l’argento nella staffetta 4×100 mista, dove Simone ha nuotato la prima frazione di dorso, chiudendo davanti a tutti, ma non è bastato nonostante la buona prova della staffetta azzurra composta anche da Federico Morlacchi, Stefano Raimondi e Federico Bicelli. Italia battuta per un pelo negli ultimi metri dal fortissimo quartetto russo.
L’Italia a questi Mondiali è stata per diversi giorni prima nel medagliere, ma sabato è stata superata da Ucraina e Russia. Domenica, nella settima e ultima giornata conclusiva dei mondiali la nazionale azzurra è andata a segno in diverse gare e, come scritto, è arrivata prima nel medagliere, superando Russia, Gran Bretagna, Ucraina, Cina e Stati Uniti, grazie a quattro medaglie d’oro, un argento e un bronzo dell’ultimo giorno. Il bottino azzurro complessivo per i mondiali di Londra parla di 20 medaglie d’Oro, 18 medaglie d’Argento e 12 medaglie di Bronzo. In totale i ragazzi della nazionale italiana tornano a casa con 50 medaglie. Un successo storico.
L’inno di Mameli nell’Olympic Stadium di Londra è risuonato ancora per Simone Barlaam che ha vinto imperiosamente l’oro nella finale dei 50 stile libero, categoria S9, migliorando il suo record mondiale, abbassato a 24”00 (lo scorso anno agli Europei di Dublino aveva battuto il record a 25”00).
L’ultimo Oro della giornata che ha chiuso i Mondiali di Londra è arrivato dalla bellissima vittoria della staffetta azzurra maschile nei 4×100 Stile Libero, punti 34. Nell’ordine la staffetta era formata da Stefano Raimondi, Antonio Fantin, Federico Morlacchi e Simone Barlaam che ha chiuso i giochi allungando di misura il successo degli azzurri che hanno battuto per la prima volta in un Mondiale le fortissime staffette dell’Ucraina e dell’Australia, rispettivamente seconda e terza.
Oltreché per il successo della nazionale azzurra e per la lunga lista di medaglie d’oro e dei successi dei 22 atleti della nazionale italiana, frutto del ricambio generazionale e del grosso lavoro di preparazione del ct Riccardo Vernole e dei suoi collaboratori negli ultimi due anni – dai mondiali di Città del Messico 2017, passando per gli Europei di Dublino dello scorso anno – questa avventura mondiale di Londra degli azzurri resterà nell’immaginario collettivo per lo straordinario episodio del doppio oro conquistato dal campionissimo Federico Morlacchi e da Simone Barlaam mercoledì nella finale dei 100 farfalla S9, dove i due compagni di squadra, quasi in un passaggio di consegne generazionale, hanno toccato la piastra nello stesso istante fermando il crono sul tempo di 1”00’36. In quello che è stato uno dei momenti più incredibili e spettacolari di questi mondiali di Londra. Vinti dall’Italia.