TURBIGO. Uno stelloncino su ‘Il Giorno’ del 10 novembre 2019, in cui l’amministratore delegato di Iren parlava di un investimento di 160 milioni di euro nei cicli combinati di Turbigo, ha dato il via al nuovo stadio tecnologico a cui sarà soggetta la centrale. Oggi, 22 novembre, il settimanale ‘Settegiorni’ pubblica un’intervista al Sindaco, il quale dice che “saranno demolite due ciminiere”. Quindi, oltre alla demolizione di quelle che ormai erano entrate nello sky-line turbighese, ci sarà l’installazione di un altro ciclo combinata che farà aumentare anche l’occupazione, visto che oggi conta appena 50 dipendenti, contro i cnquecento del tempo che fu, quando la centrale termoelettrica dell’Enel e aveva una potenza installata di 1700 MW mentre attualmente è ridotta della metà.
GLI STADI TECNOLOGICI – Dalla prima centrale a carbone entrata in servizio un secolo fa, ai quattro gruppi termoelettrici alimentati ad olio combustibile denso, alla successiva metanizzazione, per passare poi da Enel…. a Iren, grazie alla privatizzazione seguita al decreto Bersani del 1999, che non è stata certamente un scelta ‘illuminata’. Oggi la centrale termoelettrica di Turbigo può contare su una unità a ciclo combinato con post combustione, costituito da due turbine a gas e da una a vapore, per una potenza complessiva di 855 MW.