Ho letto a malincuore l’intervista pubblicata oggi sul sito del ‘Corrriere’ alla mamma di Filippo Penati (89 anni), comunista abbandonato dai compagni giustizialisti: “il partito gli ha chiesto indietro la tessera e si è costituito parte civile!”, dice la mamma. L’intervista, “Filippo, mio figlio, morto senza niente e tradito dal partito” fa rabbrividire. Tutti i soldi per difendersi sono finiti agli avvocati che non lavorano gratis, mentre i magistrati hanno continuato a prendere il loro congruo stipendio ogni mese, indipendentemente dagli errori che fanno, rovinando la vita alle persone.
Letta l’intervista mi è ritornato in mente l’inaugurazione del 20 gennaio 2007 che il presidente della Provincia di allora, appunto Filippo Penati, fece della nuova sede della Polizia Locale e siamo riusciti a ritrovare anche l’articolo che scrivemmo per ‘Città Oggi’:
Sabato pomeriggio, le note dell’Inno di Mameli della Banda musicale “La Cittadina” hanno inondato piazza Carlo Bonomi per l’inaugurazione del nuovo Comando della Polizia Locale. “Nel 1969 – ha detto il Sindaco – fu inaugurato questo palazzo, un progetto all’avanguarda degli architetti Angelo Vittorio Mira Bonomi e Carlo Ravarelli, oggi ne abbiamo riqualificato una parte per dare nuova vita alla sede municipale. Questo intervento costituisce anche l’esempio di come procederemo per l’intero edificio”.
Sono seguiti i ringraziamenti alle ditte turbighesi che hanno realizzato l’opera costata 150mila euro per una superficie di 120 metri quadri. Altre parole di compiacimento sono andate ai Comandanti ed Agenti delle Polizie Locali di Castano, Buscate, Cuggiono, Robecchetto, Busto Arsizio.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Nosate, Carlo Miglio; l’assessore magentino alla Sicurezza, Bruno Santopaolo in rappresentanza del Sindaco; l’assessore provinciale alla Sicurezza, Alberto Garancini, il vice prefetto Emilio Chiodi; l’ex sindaco di Galliate, oggi assessore, Ezio Gallina.
Il presidente della Provincia, Filippo Penati, ha chiuso la serie degli interventi sottolineando i cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio: dal terrorismo internazionale alla microcriminalità locale, alla necessità di un maggiore coordinamento territoriale. Ha indicato nella “città metropolitana”, recentemente approvata dal Governo, lo strumento adatto per la gestione “in comune”, di alcune tematiche, tra cui la sicurezza.