TURBIGO – Questa sera,14 dicembre 2019, a infoltire l’albero dei ‘Turbighesi d’Oro’ ci sarà un altro ramo. E così saranno sette i viventi di questa compagnia paesana, nata nel 1981, alla quale sono stati chiamati a far parte – per i meriti acquisiti – 22 uomini nostri.
FOTO: !985 – Giancarlo Bonza (V Turbighese d’Oro) 19922-1991
Giancarlo Bonza nasce a Turbigo il 14 novembre 1922, nei locali adiacenti all’attuale Palazzo De Cristoforis, allora appartenenti alla nobildonna Maria, vedova di Luigi De Cristoforis. La guerra, purtroppo, gli impedisce di completare gli studi universitari. Dopo l’8 settembre 1943 è catturato dai tedeschi e inviato in un lager e, successivamente, in un campo di lavoro in Germania dove rimane fino alla Liberazione. Al ritorno inizia a lavorare nella conceria paterna e prende la guida della fabbrica quando il padre passa a miglior vita.
Si appassiona all’attività conciaria che sviluppa in armonia con i suoi collaboratori, coi quali non disdegna di svolgere attività manuali, sempre guidato nei suoi comportamenti da un bonario paternalismo. Uomo generoso, disponibile nei confronti del prossimo, vive con l’anziana madre e l’altrettanto anziana zia in una grande villa al centro del paese ed è sempre attento ai loro bisogni. Celibe senza figli lo troviamo alla presidenza dell’Asilo Infantile, che non manca mai di aiutare e di risolvere i piccoli intoppi quotidiani nella vita della struttura. Membro del Rotary Club (di cui è stato anche presidente) che com’è noto si occupa di beneficenza e di problemi sociali a livello nazionale ed internazionale.