Magenta – La sezione magentina della Lega dà avvio al proprio giornale, in cui viene raccontata l’esperienza di governo della città in questi due anni e mezzo. Tante voci e tante visioni, di assessori, consiglieri comunali e militanti, di quella che è stata la prima forza nel centrodestra all’ultima tornata elettorale cittadina e che rappresenta tutt’oggi, a livello nazionale, il primo partito italiano.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Abbiamo deciso, con la prima edizione del nostro giornalino, di raccontarvi il lavoro dei Consiglieri Comunali e degli Assessori della Lega nell’amministrazione cittadina dopo i primi 2 anni e mezzo. In aggiunta, una piccola panoramica su tematiche nazionali ed internazionali grazie al contributo di membri della nostra Sezione. Abbiamo voluto chiamarlo “LEGA-TI A MAGENTA”, proprio a testimonianza della vicinanza del nostro partito e di tutti noi ai Cittadini. Noi siamo legati a Magenta ed invitiamo tutti a legarsi alla Città. Sicurezza, sociale, politiche scolastiche e giovanili, associazioni sono tematiche fondamentali non solo per chi amministra, per chi fa il lavoro istituzionale, bensì per ogni singolo Cittadino, il quale nel suo piccolo collabora al Bene Comune. A differenza di alcuni che chiacchierano e basta, abbiamo fatto molto e molto faremo ancora. Nel frattempo, con questo giornalino, proponiamo ai Magentini non chiacchiere, bensì fatti e numeri.”
DI SEGUITO, ECCO IL LINK DEL GIORNALINO “LEGA-TI A MAGENTA”:1.LEGA-ti a Magenta
Ai microfoni di CAM, ha parlato il segretario magentino Kevin Bonetti, che ha raccontato le sue impressioni degli ultimi anni sulla Lega, il grosso flusso di giovani aderenti alla causa di Matteo Salvini e la svolta patriottica, come lo stesso Bonetti predilige, dall’ideale secessionista e federalista.
Segretario, la crescita leghista a dir poco esponenziale di questi tempi ha spinto molti giovani ad aderire al partito e gettarsi nella vita politica?
Direi proprio di sì. In questo periodo, contraddistinto dall’incredibile aumento del consenso, molti ragazzi hanno sposato i nostri ideali. A Magenta, ad esempio, Samuele Costanzo, proveniente da un istituto scolastico come quello “Einaudi”, storicamente di un certo colore politico, è entrato nella nostra famiglia. Possiamo dire, dunque, che l’aumento dell’apporto giovanile è proporzionale alla crescita che la Lega ha avuto. Molti giovani, frequentanti licei e istituti tecnici e professionali, decidono di abbracciare i nostri colori.
Si sarebbe mai aspettato una svolta in ottica nazionale di un partito nato secessionista, prima, e divenuto, poi, federalista? Come la commenta?
E’ d’impatto. Sono entrato in Lega nel 2011, in pieno scandalo Bossi. Salvini ha saputo adottare visioni patriottiche, ma la battaglia per l’autonomia di Lombardia e Veneto continua, grazie all’impegno dei governatori Fontana e Zaia. Era difficile sperare in una ripresa così forte, dopo il 4% delle elezioni del 2013. Già nel 2008, il 9% ottenuto erano considerato un risultato incredibile, ma pensare di sfiorare il 40% era inimmaginabile. Sono state affrontate tematiche importantissime, come il lavoro, e tutte quelle inerenti ai diritti sociali, cari un tempo alla Sinistra, la quale, personalmente, definisco pseudo-Sinistra, viste la loro attenzione a particolari temi non inerenti alle esigenze dei cittadini. La Lega non parla solo di immigrazione e non diffonde odio: se il popolo e i vari passaggi “burocratici” ce lo permetteranno, andremo al governo del Paese, con l’intento di capitalizzare la fiducia che gli italiani ci avranno dato.