Per il secondo anno consecutivo la comunità islamica magentina si è ritrovata in piazza Liberazione a Magenta, per scambiare gli auguri di Buone Feste con la comunità cristiana. Di fronte al Presepe ed all’albero di Natale, simboli della tradizione cristiana ed occidentale, Munib Ashfaq, l’Imam Ahmed Elabbasy, il prevosto Don Giuseppe Marinoni e Don Davide Fiori della Parrocchia della Sacra Famiglia, si sono scambiati gli auguri di Buone Feste e stretto le mani, in segno di fratellanza e di pace. Erano presenti, tra gli altri, Enzo Salvaggio, capogruppo del PD Magenta e la capogruppo di Progetto Magenta Silvia Minardi, ma nessun rappresentante della maggioranza si è fatto vedere. Munib, portavoce della comunità islamica magentina ha esordito ricordando che l’idea di questo scambio augurale fu, lo scorso anno, del Direttore di CAM Francesco Maria Bienati, che si è sempre adoperato per l’incontro e la comunione tra le due comunità religiose e ha sostenuto gli Islamici locali nella loro battaglia civile per poter avere un luogo di culto a Magenta. La piazza non era molto illuminata, ma le tante persone che vi si erano radunate, col loro sorriso e la loro disposizione d’animo aperto, hanno illuminato quello che Munib ha definito: “un evento storico, un miracolo che stiamo facendo qui a Magenta, unendo i Musulmani e i Cristiani e che sta prendendo piede anche in altri paesi d’Italia”. Don Giuseppe, che Munib ha ringraziato per “non aver mai mollato la presa”, ha raccolto e ricambiato gli auguri a nome delle 5 parrocchie della città e di tutta la Comunità Pastorale. Ha inoltre raccolto l’esortazione di Munib a creare nel prossimo anno molte più occasioni d’incontro e condivisione tra le due comunità, oltre a quelle ideate quest’anno (in Oratorio di San Martino, con le merende dei bambini e con la cena multietnica di inizio estate). Il prevosto ha poi ricordato che: “Il messaggio di San Francesco, di una fratellanza universale non è un’utopia, ma l’approdo per la pace e lo sviluppo del mondo: “Se vogliamo bene al Mondo, all’Italia e a Magenta, qui, davanti al presepe iniziamo un cammino insieme”. Poi è intervenuto anche l’Imam egiziano Ahmed Elabbasy che ha parlato di rispetto nelle differenze: “Se ci sarà rispetto reciproco, la vita di ognuno e dell’intera comunità sarà migliore, i nostri figli cresceranno e vivranno in un mondo giusto”.