“In una fase di aumento della domanda di trasporto pubblico, di richiesta di potenziamento dei servizi e di maggiore qualità del trasporto per rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini e alle criticità dell’inquinamento un taglio così importante dei servizi erogati causerebbe nei diversi territori conseguenze negative su tutti coloro che utilizzano il trasporto come alternativa al mezzo privato provocando disagi e difficoltà difficilmente risolvibili con soluzioni alternative”.
E’ quanto recita parte della lettera d’appello firmata da 82 sindaci, appartenenti alle province del Milanese, in seguito alla notizia di un imponente taglio delle risorse per i trasporti pubblici nei confronti della Città Metropolitana di Milano. Quest’ultima, stando a quanto previsto dalla DGR 7644/2017, subirebbe una riduzione di 2,9 milioni sin da subito e, secondo le stime dei singoli amministratori locali, toccherà un complessivo di 17 milioni in 5 anni. Una preoccupazione importante, fondata sulla necessità di far fronte ad una mobilità sempre più attratta dai servizi di capoluogo simbolo dello sviluppo economico e sociale quale è Milano.
Non è un caso, a dimostrazione degli effetti gravosi che può portare questo taglio, che tale missiva indirizzata all’Assessore per le infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, abbia unito la firma di sindaci provenienti sia dal centrodestra, che dal centrosinistra, sotto la guida di Alfredo Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone, portavoce dell’iniziativa.
Un taglio che, d’altra parte, non dipende direttamente da Regione Lombardia e che sarebbe l’apice di un più ampio effetto di riduzione delle risorse pubbliche da parte dei governi da 5 anni a questa parte. Ora, anche e soprattutto a fronte delle attuali e quotidiane difficoltà riguardanti la mobilità dei singoli cittadini-lavoratori di provincia, viene da chiedersi se questo taglio rifletterà sulle condizioni, già motivo di tante lamentele, dei tanti pendolari che ogni giorno si muovono in direzione Milano. Ma soprattutto, viene da chiedersi come, gli amministratori locali, riusciranno a sopperire ad una prevedibile diminuzione dei servizi di trasporto.
In allegato il PDF con la missiva per intero: lettera Sindaci per l’ass, Terzi