A pochi mesi dalla sua inaugurazione, lo Spazio d’Arte Contemporanea (SAC) di Robecchetto con Induno si conferma un ottimo palcoscenico per giovani e talentuosi artisti che desiderano affermarsi nel mondo dell’arte. La storica conceria oggi ripensata da Nicoletta Candiani come luogo di espressione e integrazione socio-culturale, ospiterà, fino all’15 marzo, le opere del giovane bergamasco Francesco Quadri.
La mostra, denominata “Tanti”, racchiude svariate opere aventi, da un lato, colori, soggetti e materiali di supporto assai diversi e stravaganti tra loro, dall’altro, la rappresentazione della moltitudine come fenomeno osservabile nella sua duplice accezione di confusione e spaesamento, ma anche di pluralismo e diversità culturale. A tal proposito, interessante è la sensazione di equilibrio provata dallo stesso artista durante la fase di produzione, il quale ai microfoni di CAM afferma: “Ho voluto rappresentare i “tanti”, ma la sensazione di positività o negatività su questo tema può variare da persona a persona”. Significati che scatenano sensazioni contrastanti, ma che necessitano di un incontro ravvicinato con l’artista e le sue opere per essere provati.
Ovviamente, sulla scia dell’eco positivo riscontrato, noi di CorriereAltomilanese non potevamo non cogliere l’occasione per una conoscenza approfondita e, ieri, grazie alle indicazioni della giovane assistente del SAC, Letizia Fortichiari, con lei abbiamo esplorato la mostra e le opere di Francesco un po’ più da vicino.
Ecco qui il video completo dell’intervista: