Oggi, presso la Cascina Bullona di Pontevecchio (Magenta), è stato presentato il progetto “Le Buone Forchette“. Un’iniziativa solidale che ha l’obiettivo di coinvolgere i ristoratori del magentino nel sostenere le attività sociali di “Non di Solo Pane“, no-profit che dal 2016 si impegna nel rispondere a problematiche socio-culturali.
Partendo dall’idea comune che “il piatto più buono è quello più condiviso”, i ristoranti sottoscritti all’iniziativa dovranno inserire un “piatto (o variante) solidale”, elaborato a piacere, all’interno dei loro menu (fisso o alla carta), il quale sarà venduto ad un prezzo maggiorato (es. 1/2 euro). Proprio il ricavato di questa integrazione sarà poi devoluto, attraverso versamenti periodici, all’associazione “Non di Solo Pane”. Quest’ultima, inoltre, al fine di agevolare e premiare l’attività dei ristoratori, metterà a disposizione il “Kit Buone Forchette“, ma anche vantaggi fiscali, riconoscibilità e visibilità con il sostegno di una campagna marketing “ad hoc”.
Nel corso dell’incontro, il parroco di Magenta, Don Giuseppe Marinoni, ha spiegato così il senso ed il principio dell’iniziativa: “Non di Solo Pane è un’associazione che vuole anche uscire dal refettorio. E’ un segno della comunità pastorale che accoglie 5 parrocchie. E’ un segno della città di Magenta e del territorio magentino. Mi piace a questo proposito usare 2 aggettivi: simbolico, che nel suo senso etimologico significa “mettere insieme”. “Mettere in rete” persone diverse, ma, al tempo stesso, unite nel nome della fratellanza.Un grazie, quindi, davvero di cuore ai collaboratori dell’associazione e, soprattutto, ai ristoratori”.
Al momento, oltre alla Cascina Bullona, altri 4 ristoranti hanno già aderito al progetto: i ristoranti/pizzerie magentini “L’Incontro” e “Bettycuore”, il ristorante “Da Lucrezia” (Castellazzo dé Barzi) e la trattoria Da Resy (San Martino di Trecate).
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