TURBIGO – Bisogna aver vissuto il secondo dopoguerra a Turbigo per aver conosciuto, da vicino, Mario Merlo. Mi pare abitasse in Via Monte Nero al tempo che fu, un personaggio originale, “grande e controverso”, che non passava inosservato. Poi si era spostato a Cuggiono, ma tornava spesso al paese natio. Quando lo incontravo, magari ogni dieci anni, era come se ci fossimo visti il giorno prima, tanta era la forza della memoria, quel mondo impalpabile animato dai neuroni, che sceglie da solo i protagonisti. Stamattina, quando ho visto il manifesto mortuario di Cuggiono e il suo nome e cognome sono rimasto lì a leggerlo puntualmente, sperando non fosse lui…poi ho avuto la conferma dalla Giulia. L’avevo intervistato al tempo di ‘Ticino mese’ per cui sono andato a ricercare lo stelloncino che pubblico insieme alle mie condoglianze alla famiglia.
Ciao Mario