Nel pomeriggio di mercoledì 15 aprile, in centro a Milano, la Polizia di Stato ha intercettato un carico di 20.000 mascherine chirurgiche prive di certificazione pronte per essere smerciate, interrompendone la compravendita.
Intorno alle 17.30, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Centro, durante il servizio di controllo del territorio, hanno notato in via Prina una donna di nazionalità cinese che, con fare sospetto e guardingo, dava indicazioni a un uomo italiano su come parcheggiare la propria auto in prossimità di un furgone. Aiutati da un connazionale della donna, questi ultimi hanno quindi avvicinato i rispettivi veicoli e dopo aver aperto le portiere, hanno spostato dal furgone all’autovettura tre grosse scatole.
I poliziotti sono subito intervenuti identificando i tre e verificando il contenuto delle scatole. Dal controllo è emerso che l’uomo, un italiano di 42 anni, titolare di un negozio di elettronica in un comune del Varesotto, stava acquistando 10.000 mascherine chirurgiche dal 52enne cinese, grazie all’intermediazione della connazionale residente in via Prina, e che altri 10.000 dispositivi, contenuti in altri cartoni all’interno del furgone, erano verosimilmente destinati a un altro acquirente.
Tutte le 20.000 mascherine sono risultate prive di certificazione CE e pertanto gli agenti hanno richiesto l’intervento della sezione Annonaria della Polizia locale di Milano, che ha poi proceduto al sequestro amministrativo dei Dpi, sanzionando il venditore cinese per un totale di 6.400 euro.
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