TURBIGO. Sul numero oggi in edicola di ‘Focus Storia’, che ha come sottotitolo ‘Scoprire il passato’, capire il presente’, un motto che ben addice alle vicende che hanno visto come protagonista ‘Turbigo’ in due momenti storici distinti (31 maggio 1800 con Napoleone I, e 3 giugno 1859 con Napoleone III), un lungo articolo – promosso dall’associazione risorgimentale turbighese – ricorda gli ‘Eroi di Turbigo’.
Ma chi furono gli eroi del 1859? Un prete e il medico condotto, i quali promossero il passaggio delle truppe franco-piemontesi al passo di Turbigo-Galliate sul Ticino, in modo tale che lo scontro con gli austriaci avvenisse lontano dal loro paese, che era già stato funestato dalla scontro avvenuto il 31 maggio 1800 (foto qui sotto).
‘Eroi’ che contribuirono in maniera significativa – mettendo in gioco la propria vita – ai primi passi verso l’Unità d’Italia, per cui la vittoria a Magenta, nella seconda guerra d’indipendenza, si deve anche a loro. Non solo, ci fu una serie di concomitanze favorevoli, tra cui il ritardo del generale austriaco Urban (che si trovava nel Varesotto) causato da Garibaldi e da altri patrioti (tra cui un De Cristoforis della gens turbighese), che impedirono alle sue truppe di arrivare in tempo a chiudere la falla aperta con un ponte di barche sul Ticino.