riceviamo e pubblichiamo
Tra nostalgia e nuove questioni aperte, all’Istituto di Castano tiene bene il sistema delle lezioni digitali
Dopo la conferenza stampa di domenica sera del Presidente del Consiglio Conte, è chiaro che la scuola non riaprirà prima di settembre, la didattica a distanza resterà l’unica forma di contatto fra scuola e studenti, e computer, tablet e smartphone gli unici strumenti didattici a disposizione. Le scuole si sono attrezzate e, dopo che le attività on line sono divenute obbligatorie con circolare ministeriale, la quotidianità scolastica ha preso un corso di normalità, seppur forzata, digitale.
All’Istituto Torno di Castano Primo la comunità scolastica si è reinventata on line sin dalla fine di febbraio grazie alla disponibilità di una piattaforma di connessione preesistente e alla disponibilità di docenti esperti in materia, ma ora che la didattica a distanza è quotidianità e abitudine, le differenti esperienze di docenti e classi si sono uniformate in una pratica comune per affrontare le numerose difficoltà e questioni che la separazione fisica comporta. Si è ripreso in mano l’orario delle lezioni che ora, privato del suono della campanella, segna i confini fra una videoconferenza e l’altra, fra l’invio di una videolezione e di un link.
La didattica a distanza non piace a nessuno, né agli alunni, né ai loro professori: la scuola vive di relazioni, di sguardi, si nutre della presenza fisica e dell’accompagnamento alla crescita culturale e umana nella vicinanza e non nella distanza. Nell’attesa di riconquistare il perduto incontro, l’Istituto Torno ha attivato tutto quanto fosse necessario per rendere la relazione virtuale più proficua possibile e protetta da storture e contraddizioni: si è approdati ad una faticosa, ma produttiva normalità ormai consolidata da due mesi di intenso lavoro, laddove il confine fra normalità ed eccezione è evidente dalla mancanza degli studenti. A tutti manca la scuola vera, fisica, di suoni e fiati.
Le classi incontrano i loro docenti in regolari videoconferenze per dialogare, chiarire, organizzare le attività, cercando di non eccedere con il tempo dedicato alla connessione: l’attenzione alla salute della vista è stata presa in seria considerazione dal Torno che ha diramato raccomandazioni rese attive dagli insegnati di scienze motorie, in questo momento di corpi fermi e occhi sovrastimolati.
I contenuti disciplinari e le attività vengono recapitate alle classi sotto forma di videolezioni, podcast, attività in piattaforme di e-learning, esercitazioni on line: i materiali convergono nei tre canali ufficiali adottati dalla scuola, protetti, in piena salvaguardia di dati e sicurezza informatica. FirstClass, ArgoScuolaNext e Teams di Microsoft permettono all’Istituto di operare in piena tranquillità, evitando i problemi di sicurezza informatica e di privacy in cui sono cadute altre esperienze di didattica a distanza. In particolare, il ricorso a Teams per le videoconferenze, ma anche per le attività didattiche che prevedono la condivisione di materiali, rientra nel catalogo AGID adottato dal Ministero della Pubblica Istruzione che garantisce maggiore tutela.
L’essere passati in tempi rapidissimi alla completa digitalizzazione delle lezioni al Torno è stato possibile grazie all’implementazione del gruppo di docenti dedicato alla didattica virtuale, già operante nell’Istituto: è stata costituita una task force per la didattica a distanza, il team digitale, a completa disposizione della dirigenza, di tutti i docenti e degli studenti per trovare soluzioni, fornire idee e risolvere problemi. I docenti hanno avuto a disposizione on line corsi di aggiornamento sulle nuove tecnologie per ricalibrare la propria professione, qualora ne avessero necessità.
La professionalità dei docenti ha permesso di reinventare metodi e strategie: fra i professori del Torno si è sviluppata una nuova riflessione sulla propria azione e dibattiti sul “come fare” hanno acceso gli schermi dei nuovi lavoratori agili. Creare presenza nell’assenza in modo efficace non è questione da poco, se la comunicazione deve avere come obiettivo la crescita culturale dei giovani.
Uno dei temi caldi del dibattito ha investito la valutazione: come dare voti numerici? Come valutare i ragazzi, per primi calati in un contesto non solo nuovo, ma anche difficoltoso? Il Torno ha predisposto nuovi criteri perché la valutazione sia formativa e possa tenere conto del mutamento in atto nel modo di studiare e imparare.
L’Istituto Torno ha fatto fronte anche alle difficoltà economiche delle famiglie nel dotare i ragazzi della necessaria strumentazione per seguire le nuove lezioni, segno che la questione sociale ed economica coinvolge direttamente il mondo della scuola. Ad ogni studente che abbia segnalato l’impossibilità alla connessione la scuola ha fornito computer o connessione. Sono stati forniti cinquanta computer e venticinque chiavette internet ed è stato già disposto l’acquisto di altro materiale informatico da distribuire.
Benché il sistema creato funzioni, l’auspicio dei docenti e della dirigente scolastica, Maria Merola, è di rivedere di nuovo i volti in carne ed ossa, e i corridoi, ora vuoti, pieni del sano e abituale vociare dei ragazzi e delle ragazze in corpi reali e non virtuali.