VII – Francesco Bianchini, socialista, venne eletto sindaco per la prima volta il 2 ottobre 1920 e, dopo giusto un anno, l’intera giunta si dimetteva. La gestione commissariale portò a nuove elezioni che si tennero il 21 maggio 1922 e riconfermarono Francesco Bianchini alla carica di Sindaco. Ma non era ancora finita. Dopo la ‘Marcia su Roma’ del 28 ottobre 1922, il 6 gennaio 1923 l’assessore Francesco Garavaglia si presentò dimissionario. L’Amministrazione socialista si azzerò un’altra volta sola “per situazione politica e ambiente locale mutati”. Le nuove elezioni provinciali, insieme alle comunali, si tennero l’11 febbraio 1923.
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DELL’11 FEBBRAIO 1923
Le elezioni per il Mandamento di Cuggiono, Circondario di Abbiategrasso (Arconte, Buscate, Busto Garolfo, Castano Primo, Inveruno, Magnano, Nosate, Rocbecchetto, Turbigo) si tennero domenica 11 febbraio 1923 in ottemperanza al R.D. del 30 dicembre 1922, n. 44675. Un mese prima il Sindaco uscente, Francesco Bianchini, consegnò tutti i registri al Commissario prefettizio. Ecco l nuovo Consiglo Comunale:
1 – BERINZAGHI Gioele, sindaco, fascista; 2 – CARNEVALI Ermenegildo, falegname; 3 – BONZA Augusto, esercente, costituzionale; 4 – BRIOSCHI Giulio, assistente di filatura, popolare; 5 – BIANCHINI Angelo, autista; 6 – MAGNAGHI Ambrogio, agente di campagna; 7 – SERATONI Enrico, esercente; 8 – FRANCESCHINI ing. Piero, costituzionalista; 9 – CAVAIANI Giorgio, carrettiere;10 – CEDRATI Paolo, meccanico; 11- COLOMBO Celestino, impiegato; 12 – RIVOLTA Ottavio, impiegato; 13 – PEROTTA Angelo, operaio, popolare; 14 – COLZANI Giuseppe, contadino, costituzionale; 15 – AZZIMONTI Carlo, esercente; 16 – COLOMBO Edoardo, contadino, costituzionale; 17 – CANNA Pietro, meccanico, popolare; 18 – TARANTOLA Carlo, contadino, popolare; 19 BONZA Carlo, industriale; 20 – PEROTTA Giovanni, operaio.
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 6 LUGLIO 1924
L’Archivio Comunale conserva la lettera di dimissioni dell’ingegnere Berinzaghi datata 6 luglio 1924: “L’intromettenza del Fascio locale nell’Amministrazione comunale la ritengo illegale e, per me, insostenibile, quindi prego la S.V. a voler presentare le mie irrevocabili dimissioni da Sindaco” (Se non ricordiamo male era un bergamasco tutto d’un pezzo, che lavorava alla costruzioe delle prima centrale termoelettrica, anche perché di ingegneri turbighesi al tempo non sappiamo quanti ce ne fossero in paese).
Il 23 luglio 1924 fu convocato il Consiglio comunale per l’elezione del nuovo sindaco. Presenti e votanti 16 consiglieri (maggioranza 9 voti). Ottavio Rivolta ottenne dieci voti, mentre Piero Franceschini cinque.
1 – RIVOLTA Ottavio, sindaco, fascista; 2 – BRIOSCHI Giulio; 3 – BONZA Augusto; 4 – MAGNAGHI Ambrogio; 5 – BIANCHINI Angelo; 6 – CAVAIANI Giorgio; 7 – CARNEVALI Ermenegildo; 8 – CEDRATI Paolo: 9 – PEROTTA Giovanni; 10 – AZZIMONTI Carlo; 11 – COLOMBO Edoardo; 12 – TARANTOLA Carlo; 13 – CANNA Pietro; 14 – SERATONI Enrico; 15 – FRANCESCHINI Piero; 16 – BERINZAGHI Gioiele; 17 – COLOMBO Celestino; 18 – BONZA Carletto; 19 – COLZANI Giuseppe; 20 – PEROTTA Angelo.