TURBIGO – Scriviamo una storia di tanto tempo fa. In quello che oggi si chiama palazzo De Cristoforis, abitavano una quarantina di famiglie, tra cui anche i protagonisti nella nostra storia: un vecchio (E.) e un ragazzo (P.). E., per vent’anni era andato lungo il Naviglio a tagliare piante di robinia. Le portava a casa intere, sulla spalla, per poi segarle a misura giusta per la stufa, impilando i pezzi, uno ad uno, in cascina per l’inverno. Le file ordinate, verso l’alto. facevano bella mostra di sé, ma per raggiungerle e continuare ad accatastarle era necessaria la scala e, il vecchio, faceva fatica a salire i gradini per cui il ragazzo lo aiutava. Era il tempo in cui ci si riscaldava con le stufe economiche i cui cannoni, che portavano i fumi all’esterno, si pulivano battendoli leggermente per non slabbrarli.
Lo accompagnava spesso per aiutarlo in qualche modo, anche perché vedeva che la compagnia lo allietava. Tutto questo finché la vecchia gamba glielo permise… poi lo sguardo del vecchio si appannò e la morte si avvicinò velocemente. Un giorno dell’ultimo inverno disse che non era sicuro di vedere spuntare l’erba nuova…P. andava a trovarlo in casa, ma faceva fatica a restarci per il puzzo terribile…
I suoi figli venivano raramente a trovarlo e a accudirlo, per cui E. doveva arrangiarsi da solo e faceva sempre più fatica. P. non riusciva a dargli nessun aiuto significativo, se non quello di andare ad acquistare i toscani. Un giorno entrando dall’uscio sempre aperto lo trovò sdraiato per terra, già freddo…Aveva ragione, non avrebbe visto l’erba nuova!