Ripartono le scuole materne a Magenta. Si pensa alla grande con i centri estivi e tanti buoni propositi. Tutto bene, quindi? Non proprio tutto bene perché alcuni genitori ritengono che non tutto sia andato per il verso giusto, soprattutto in materia di rette richieste durante il periodo del lockdown, quando l’attività non si è svolta materialmente nei plessi scolastici. Ma, soprattutto, c’è una frase che non è piaciuta per nulla al genitore Marco Tolotti di Magenta. Ed è quella, inviata tramite mail dalla segreteria delle scuole materne che, per potersi iscrivere ai centri estivi “sarà necessario essere in regola con i pagamenti delle quote precedenti”. “Con quale coraggio un genitore potrebbe andare da suo figlio a raccontargli che lui non potrà partecipare ai centri estivi perché il papà non ha versato il contributo? – commenta – da noi ci sono famiglie in difficoltà, con mamma e papà in cassa integrazione. Persone che faticano”. Già il 16 marzo il presidente dell’associazione di diritto privato ‘Scuole materne di Magenta’ (che raggruppa asilo Giacobbe di Magenta e Fornaroli di Pontevecchio) aveva spiegato in una nota inviata ai genitori che le rette non pagate sarebbero andate a pesare sul bilancio dell’ente che, dipendendo per il 70% dai genitori, dovrebbe attuare rigide misure per compensare la perdita. In un video inviato dal presidente ai genitori viene spiegato il motivo di tale scelta: “Questa scelta si rende necessaria per rispetto e giustizia nei confronti di quelle famiglie che senza lamentele stanno continuando a pagare avendo come unico obiettivo quello di aiutare la scuola”. Aggiungendo subito dopo: “Per chi è in difficoltà economica si potrà accedere al fondo sostegno famiglie”. Tolotti però insiste: “Per essere definita morosa una persona occorre che alla base ci sia una obbligazione contrattuale, che qui non abbiamo – afferma – Una cosa è dire, potete aiutarci, altra cosa è esigere il 50% del contributo pena l’impossibilità di iscrizione futura del figlio. Da parte mia e di altri noto una certa pressione verso i genitori dei bimbi del primo e secondo anno che, qualora non fossero in regola con il pagamento del pregresso, potrebbero vedersi pregiudicata l’iscrizione del loro figlio per l’anno successivo”. Il genitore tiene altresì a precisare che intende tenere ben distinta la critica rivolta alla gestione della scuola dall’operato delle maestre assolutamente di ottimo livello in tutto e per tutto. “Lo scorso 16 giugno – conclude – ho richiesto i bilanci degli ultimi due anni dell’associazione di diritto privato ‘Scuole materne di Magenta’. Invece di fornirmeli il presidente mi ha posto la domanda del perché di questa mia richiesta. Penso non ci sia nulla di male nel voler semplicemente vederci chiaro, purtroppo incontriamo sempre grosse resistenze. Così facendo sembra che non mettano al centro di tutto il bambino, ma solo l’utile. E, da ultimo, il bambino”.
In una telefonata intercorsa con il Presidente Gabriele Bollasina, che invitiamo a dire la sua sull’argomento, ci è stato riferito che l’amministrazione comunale magentina, ha versato, oltre all’anticipo dell’acconto, ulteriori 31.000 euro per aiutare le famiglie e la scuola.
abbiamo sentito sulla vicenda Enzo Salvaggio che ha dichiarato: “Noi siamo a favore dei soldi alle paritarie, noi stessi abbiamo proposto un emendamento a favore di maggiori risorse nel bilancio di previsione (la maggioranza lo respinse dicendo che 20 Mila euro in più non avrebbero risolto il problema salvo poi destinarle 30 Mila poco dopo). Lavoreremo nei prossimi giorni per capire come si siano trasformate in risorse per le famiglie”.
Mentre stiamo scrivendo l’articolo, ci comunicano che ci sono famiglie che intendono intraprendere un’azione legale, Vi terremo aggiornati.