CASTANO. Del documento di Liutprando, Re dei Longobardi (712-744), abbiamo già scritto in quanto rappresenta la radice più profonda per la storia locale dei territori dell’Altomilanese e del Comasco. E’ un atto di donazione del 712 al monastero pavese di S. Pietro in Ciel d’Oro dal quale dipendeva la terra di Castano nel Milanese, ma anche quella di un altro molteplicità di luoghi, con l’esclusione di Turbigo. Nel Varesotto troviamo, per esempio, Besozzo, Schianno, Gavirate, Ispra, Bardello, Oriano, Bernate. Gemonio, Cuveglio, Laveno. Nel Comasco, Veniano, Mozzate e via dicendo.
Questo atto di cui non possediamo l’originale bensì una trascrizione del XII secolo è stato studiato dal Porro in Codex Diplonaticus Lngobardiae a. 712 pubblicato in Monumenta Historiae Patriae, Tomo XIII, Torino. 1873 dove viene dimostrata la veridicità dei contenuti che furono confermati anche nei secoli successivi. E’ l’atto di nascita ‘storico’ di Castano…