Un annuncio che ci aspettavamo, Curzio Trezzani, ci raccontavano gli ex leghisti, non ha mantenuto unita la vecchia sezione, anzi ha contribuito al suo sciogliemento, Mi piace ricordare che gli ex, che non sono poi cosi tanto ex, perchè alcuni sono ancora tesserati, hanno creato un fantomatico gruppo XXX, con cui hanno deciso di sostenere la lista di Agorà, e come scusa hanno commentato “Vogliamo dare un sostegno ad un vecchio leghista, Massimo Lattuada”
Riflettiamo, Agorà, che tanto decanta il suo civismo, se non fosse per Fabrizio Servino, sostenitore di “ITALIA VIVA” sembrerebbe diventata la sede dei rifugiati ex leghisti. Cominciando dal nome del Canditato Sindaco Abramo Bellani.
La Lega è davvero in difficoltà su tutto il nostro territorio, Castano, Turbigo, Nosate, Buscate, Magenta, Vittuone, solo per citarne alcuni. La domanda vera è “ma cosa sta succedendo alla Lega?“
Aspettiamo le novità di Martedì 25, giorno in cui ci sarà una conferenza stampa di alcuni leghisti, nella sede di Agorà in via Beolchi 49, dove Gianfranco Ronchi, si presume dichiarerà il suo abbondono alla Lega, e la sua dichiarazione d’Amore alla lista Civica Agorà…
La domanda che voglio porgli è: “Ti sei sentito un bambino a cui non è stata data la caramella e quindi hai deciso di cambiare compagni di gioco?“
Diverso il tono di Giuseppina Panza, arrabbiatissima con tutto e con tutti ci scrive: “Ho firmato una lettera che doveva essere un chiarimento per i vertici provinciali della Lega, della quale ho ancora la tessera da militante, e non intendevo con essa dare il mio imprimatur a nessun gruppo o coalizione presente in paese. Quindi non mi associo all’uso che ne farà Gianfraco Ronchi. Confermo la mia appartenenza alla lega nazionale e non condivido i comportamenti inadeguati e la poca trasparenza della sezione locale”.
Sezione locale, gestita da Curzio Trezzani, ricordo senza sede.
Un bel panorama politico…. gli inglesi dicono “God Save the Queen” (dall’inglese: Dio salvi la Regina)
io da Malvagliese, residente a Cuggiono da 15 anni dico: “O Signur varda giò che se vardi su me ghe vardi i mudand à la Madona” (O Signore guarda giù che se guardo su io vedo le mutande della Madonna.)
Alle urne decidete bene!
Ròbba del comûn, ròbba de nissûn.
Roba del comune, roba di nessuno.