Riceviamo e Pubblichiamo
Lo scorso 25 giugno abbiamo pubblicato una nota nella quale si rimandava alla prima decade di settembre ogni decisione circa lo svolgimento della 25aedizione della Festa delle Associazioni.Purtroppo l’attuale situazione, stante anche la recente proroga delle misure per il contenimento della pandemia, che prevedono molte limitazioni e accorgimenti, ci vede costretti ad annullare l’evento della prossima domenica 27 settembre.Dell’analisi della situazione è stata tenuta informata e resa partecipe l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, Chiara Calati, che ha compreso le nostre considerazioni, condividendo la decisione finale. La Festa delle Associazioni è sempre stata una grande festa di popolo con la presenza di molte migliaia di visitatori che, nell’arco dell’ultima domenica di settembre, si davano appuntamento in piazza per conoscere le attività associative, i programmi, le proposte, assistere a esibizioni sportive, musicali, teatrali.Comprenderete che tutto questo, se dovesse essere assoggettato al contenimento degli accessi all’intera area con istituzione di varchi, controlli e quant’altro richiesto, se si dovesse limitare la presenza di associati all’interno dei singoli stand e dei loro visitatori, se non si potessero attivare le esibizioni, renderebbe vano lo scopo dell’evento.Ovviamente ci sarà chi minimizzerà questi problemi, ma noi nonsiamo abituati a realizzare iniziative “tanto per fare qualcosa”. La Festa delle Associazioni è consolidata nel panorama cittadino da oltre 25 anni; la credibilità e la qualità delle proposte, il lavoro degli associati e dei volontari di tutte le Associazioni, devono essere onorati e rispettati senza essere messi in discussione o inficiati da dilettantismo e pressapochismo.Purtroppo dobbiamo farcene tutti una ragione. Non è un anno come gli altri.Abbiamo rinunciato a molte cose, e a molte dovremo rinunciare.Ma il grande problema che ci sta a cuore non è tanto l’impossibilità di realizzare una singola manifestazione, ma la sopravvivenza delle Associazioni stesse.Non poter svolgere le singole attività, organizzare corsi, servizi alla persona, incontri, concerti, eventi artistici, ma anche solo non potersi riunirecome sempre, rischia di recidere il cordone ombelicale che unisce 4-5.000 Magentini alle oltre 200 Associazioni attive nella Città e nel territorio.Questo è il grande pericolo. Che si perdano perstrada le tante persone di buona volontà che le animano, aggravando così il già drammatico tema del ricambio generazionale di cui soffre l’associazionismo, vera spina dorsale della nostra Comunità.A tale proposito, la Pro Loco Magenta, da sempre vicina alle Associazioni cittadine, si pone come punto di riferimento per dare un contributo contro la dispersione delle risorse umane e culturali di questo settore, favorendo e sostenendo l’aggregazione, attraverso alcune proposte che saranno illustrate, a breve.
Un saluto fraterno