Oggi la scuola è nel caos, gli alunni fanno orario ridotto e spesso devono sopportare diverse ore di supplenza in un solo giorno. Vedere ragazzi di 15 e 16 anni sottoposti alla violenza dell’ozio o dell’intrattenimento controllato durante più ore di supplenza è deprimente e questo accade solo perché il sistema è incapace di fornire la materia prima: i docenti. Tutto si risolverebbe assumendo chi lavora da anni in questo settore e che ha studiato le materie che insegna (da anni).
Vediamo i principali motivi per cui i docenti andrebbero assunti senza la lungaggine e la complicazione del concorso che rappresenta solo un alibi per governanti che pur essendo privi di meriti s’illudono di dispensarne.
1 motivo: la scuola e gli alunni avrebbero i propri docenti già dal primo giorno dell’anno scolastico e non degli insegnanti che arrivano ad anno scolastico inoltrato. Sembra strano dire una cosa del genere ma con un po’ di fantasia anche nel nostro paese è possibile immaginare una scuola che abbia insegnanti.
2 motivo: reiterare contratti a termine è un abuso e “il 25 luglio scorso la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia sollecitando il nostro paese a prevenire l’abuso dei contratti a tempo determinato e ad evitare le condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico (decisione n. 20144231 del 25.07.2019).” [1] Nel privato infatti una cosa del genere non sarebbe possibile. Siamo europeisti a (in)convenienza.
3 motivo: tra i proponenti i precari rappresentano la miglior opzione sul mercato in quanto vantano esperienza e il più alto punteggio in titoli di studio.
4 motivo: in paesi in cui l’economia è avanzata e c’è un elevato turnover, dopo un anno di esperienza un lavoratore viene considerato il dipendente anziano (quello che ha la conoscenza dell’azienda e del settore). Ma noi preferiamo far stagionare i dipendenti e ispirarci a realtà depresse dove il lavoro te lo devi guadagnare ammuffendo e facendo ammuffire.
5 motivo: i precari vengono scelti da liste trasparenti, stabilizzandoli prima del concorso si impedirebbe l’avvio del processo di raccomandazione come invece avviene per i “concorsi” e le “selezioni ai TFA”.
6 motivo: se hai avuto bisogno per tanti anni di una persona poi non la butti via.
7 motivo: stabilizzando responsabilizzi chi lavora perché gli affidi un ruolo e ogni anno il docente dovrà tornare nello stesso posto, rispondendo di ciò che ha fatto l’anno precedente.
8 motivo: più contratti a tempo indeterminato significano più sicurezza, più soldi immessi nell’economia con beneficio per tutti (possibilità di farsi un mutuo, etc.).
9 motivo: avere dei docenti stabili significa che dal primo all’ultimo anno gli alunni avrebbero lo stesso insegnante (continuità). Attualmente il cambio docenti avviene anche più volte nel corso dello stesso anno creando deleterie conseguenze per alunni, famiglie, presidi, etc.
10 motivo: lo Stato nel breve periodo risparmierebbe la disoccupazione e il TFR ottenendo dei lavoratori stabili in un settore strategico (a fronte del caos che imperversa oggi).
11 motivo: un dipendente con tre anni di esperienza ne sa molto di più di una persona che ha fatto un corso o vinto un concorso (ogni riferimento è puramente casuale).
12 motivo: eventuali casi di precari impreparati o inadeguati (in qualunque settore può capitare di incontrarne) verrebbero fermati durante l’anno di prova, anche in questo caso il concorso si rivela essere la peggiore delle opzioni possibili.
[1] Fonte: https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=117441