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Arconate: Colombo “nessuna evacuazione della scuola in tensostruttura”
Il post dell’assessore Francesco Colombo:
Come avrete visto, questa mattina una bomba d’acqua ha colpito i nostri territori, causando, in alcuni Comuni, danni piuttosto gravi. Alberi sradicati, edifici danneggiati, allagamenti e, in alcune scuole, tetti scoperchiati. È stato un evento atmosferico molto intenso e naturalmente imprevedibile, di particolare violenza.
È naturale che, in queste condizioni, i bambini delle scuole elementari che si trovavano sotto i tendoni abbiano subito alcuni disagi. Se è per questo, quando capitano eventi eccezionali di questa portata, anche nelle classi “normali” può capitare che entri acqua dalle finestre, specie durante i rovesci. A casa mia, così come a casa di tanti altri arconatesi, qualche danno c’è stato. Nello specifico, questa mattina è successo che i teli laterali che coprono le tensostrutture erano aperti e, quindi, sia entrata dell’acqua all’interno. Grazie all’intervento tempestivo del dirigente scolastico e dei suoi collaboratori e grazie all’impegno dei docenti, i teli sono stati prontamente richiusi e il problema è stato risolto. Tutte le classi hanno terminato normalmente le lezioni, solo alcune sono state temporaneamente spostate nelle palestre per permettere pulizia e asciugatura.
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Come ho già avuto modo di spiegare, le soluzioni individuate per la ripartenza non sono perfette: ci mancherebbe. Ma è altrettanto vero che sono le uniche con cui abbiamo potuto consentire ai genitori di mandare i propri figli a scuola puntuali il 14 settembre, in presenza, senza didattica a distanza e senza orari di ingresso/uscita sfalsati. L’alternativa era quella di far iniziare l’anno scolastico dopo l’arrivo dei banchi nuovi, con grave disagio per le famiglie, oppure di far entrare nelle classi bambini dai 6 agli 11 anni e obbligandoli a indossare la mascherina per 8 ore. Non me la sono sentita di chiedere uno sforzo del genere e rivendico quindi la scelta che Comune e Scuola hanno assunto di comune accordo, assumendomene piena responsabilità.
Temo però – e chiudo – che qualcuno mi conferisca poteri e capacità che non ho. Pur lavorando ormai h24 per i nostri ragazzi (e chi vive la scuola lo sa perché sono sempre lì), ancora non ho ricevuto in dono la capacità di assemblare banchi e di costruire nuove aule dal mattino alla sera, né mi hanno conferito ahimè il potere di nominare e assumere docenti, che non è una prerogativa di Colombo, ma di qualcuno che sta ben al di sopra di lui. Magari un giorno ci arriverò, chi lo sa, ma di sicuro quel giorno non è adesso e di strada da fare ce n’è tanta: per ora rimango un umile assessore di un paese di provincia, con due belle occhiaie, che si fa il mazzo per garantire che tutti i nostri alunni riprendano a studiare dopo 7 mesi di stop”
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