Il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha detto che il progetto Anas, ovverossia la benedetta superstrada di collegamento sud della Boffalora – Malpensa, andrà rivista e rivalutata cercando di limitarne al massimo l’impatto ambientale e apriti cielo. I politici del SI si sono scagliati con veemenza contro la Ministra, rea di non capire le problematiche del territorio. Anzi, già che ci siamo, di non capire un tubo di niente. Poteva stare zitto il nostro amato assessore Simone Gelli? Certo che no.
E invia un comunicato stampa a mezzo facebook. Ma come? Un comunicato lo mandi alla mail dei giornalisti tramite l’addetto stampa del Comune e non lo scrivi certo sulla tua pagina facebook! Ma vabè, ognuno ormai fa quello che gli pare e piace e bisogna adeguarsi. Torniamo all’argomento centrale, la superstrada Vigevano – Malpensa. Vero, la Ministra l’ha bocciata. E allora? E’ giunto il momento di cercare e trovare soluzioni alternative carissimi signori.
Qualche mese fa, se ricordiamo bene, era arrivata anche la bocciatura del Tar. Parliamo di un progetto che è piuttosto datato, ormai. Che necessita per forza di cose di aggiustamenti e miglioramenti. “Questo Governo, per la nostra città, risulta essere il più distruttivo dal dopoguerra ad oggi”, scrive il nostro amato vice sindaco. Al quale rispondiamo che di distruttivo c’è, prima di tutto, la superstrada. Che, se lo ficchi bene nella testolina caro vice sindaco, non verrà mai realizzata. Almeno non come la vorrebbe il progetto Anas. Con un’assurda, idiota e pazzesca, colata di cemento che correrebbe a pochi metri dalla frazione di Castellazzo dè Barzi, curverebbe per rientrare verso Robecco (perché su Corbetta nemmeno un metro di quella strada potrà mai passare, per volere del vecchio sindaco Francesco Prina… all’altezza della cascina Beretta e punterebbe verso cascina Tangola. Ma avete capito almeno di cosa stiamo parlando? Questo tratto rovinerebbe per sempre una delle poche zone del territorio ricche di fontanili, ma tanto sappiamo che sono argomenti senza senso per i più che devo recarsi al lavoro a Milano (non dimenticate che il progetto vi porta a Vigevano…).
Manco nei film horror potremmo pensare a tanta scempiaggine, eppure sembra andar bene così. Da anni e anni i comitati, e i piccoli comuni di Cassinetta e Albairate, propongono alternative per risolvere i problemi di traffico di Robecco. Finiamola, una volta per tutte, di fare gli egoisti e pensare solo al nostro culo che non vogliamo muovere mai e poi mai perché temiamo di rovinarlo. Leggiamo e rileggiamo il comunicato stampa dell’amato vice sindaco e non ci resta che piangere. Parla dell’assordante silenzio del PD magentino, di parole inaccettabili e prive di significato del Ministro, di danni enormi all’economia e all’ambiente. Qualcosa di costruttivo? Un bel niente, come al solito. Quello che noi vogliamo è la rotonda all’intersezione tra Magenta e Robecco che va assolutamente messa in sicurezza (incidenti a raffica, alcuni mortali), uno studio adeguato che risolva il traffico di Robecco (ci sarà qualche esperto laureato al politecnico in grado di produrlo…), la riqualificazione della SS526 Robecco – Abbiategrasso (stretta, pericolosa, passarci in bicicletta vuol dire rischiare la vita), il raddoppio ferroviario della Milano Mortara, una adeguata rete ciclabile. E auspichiamo un cambio di mentalità nella popolazione, ma su questo purtroppo temiamo sarà una battaglia persa.
Valeria Maria