NOSATE . TURBIGO. Era di Nosate e aveva sempre fatto l’idraulico, specialmente a Turbigo. Lo chiamai per la prima volta parecchi anni fa, su segnalazione dell’architetto Angelo Vittorio Mira Bonomi, per dei problemi di integro della caldaia. Li risolse in un attimo e aggiunse che l’aveva montata lui quella caldaia – quando ancora lavorava dal Lassini – e la conosceva benissimo. Era il più bravo a riparare i guai che capitavano in casa: sciacquoni che non funzionavano bene, lavandini che perdevano acqua e via dicendo. E allora si telefonava all’Angelo. Arrivava con la sua Panda blu, scaricava il borsone di pelle con gli attrezzi e si lavorava. Ho avuto occasione di fare il suo garzone più volte e intanto che sistemava il raccordo che perdeva con la canapa (o il teflon) si scambiavano quattro chiacchiere. Una volta, ben sapendo della mia passione per la storia locale, mi parlò di suo nonno (o suo padre, non ricordo precisamente) che era stato l’ultimo barcaiolo del Naviglio Grande e vide il passaggio nel traino dei barconi dai buoi ai trattori. Uomo di una particolare bonomia che mi è rimasta impressa dandomi motivo per ricordarlo.
Un giorno avevo uno scarico di lavandino intasato e bisognava intervenire operando al di sotto per liberarlo: telefonai… mi disse di chiamare qualcun altro. Da allora non feci più il suo numero, ma ogni volta che ho qualche problema è il suo nome che esce per primo dall’ archivio mentale. R.i.p.