TURBIGO – Non sappiamo granché dei Bussola che si insediarono a Turbigo all’inizio dell’Ottocento, oltre al fatto che due, Francesco e Carlo, furono sindaci i Turbigo a cavallo tra Ottocento e Novecento. I documenti d’archivio ci dicono che l’ultimo ‘Convocato generale degli Estimati’ (prima della nascita del Consiglio Comunale che avvenne dopo l’annessione della Lombardia al Piemonte) si tenne alla fine del 1859. Intervennero i due deputati del paese, Francesco Bussola (che sarebbe diventato Sindaco e le cui ceneri sono depositate nel 1° campo del cimitero in fondo a destra – vedere foto pubblicata) e Bernardo Gatti con i seguenti estimati: Giuseppe Bonomi, Giuseppe Tizzoni, Giovanni Cavaiani, Giovanni Gualdoni, Antonio Caccia, Antonio Gualdoni.
Per quanto riguarda questa importante famiglia borghese, che fece parte di quella classe dirigente che governò Turbigo dall’Unità d’Italia al primo dopoguerra, pubblichiamo i dati raccolti negli ultimi decenni:
BUSSOLA Antonio (+ 1900) si imparentò con i Motta del Ponte di Castano. Nella sua tomba, che è la più vecchia del cimitero (1852), ci sono: Edetta Belcredi vedova Bussola, Rescalli Chiara Maria morta il 21.9.1911. Ancora nel 1979 fu tumulata Vittoria, figlia di Guido Rescalli e Motta Caterina. Nella tomba sono pure tumulati: Antonio Motta morto il 26.11.1915 e Maria Corbellini vedova Motta morta il 15.12.1928.
BUSSOLA Giuseppe, proveniente da Robecco sul Naviglio, faceva l’oste al ponte. Ebbe dieci figli tra cui Ferdinando (1822) e Carlo (1823) com’è stato pubblicato in Turbigo (‘Stato delle Anime del 1844).
BUSSOLA dottor Carlo, di Fedele, nato a Turbigo il 6 aprile 1858. Divenne sindaco di Turbigo alla morte dell’ingegnere Paolo Tatti (1913), ma aveva precedentemente assunto la guida dell’Asilo Infantile, fondato nel 1904. Primario dell’Ospedale Maggiore di Milano aiutò il Maestro Franco Gianella negli studi musicali.
BUSSOLA Fedele di Giovanni nato il 20 marzo 1827 a Turbigo, possidente (era anche fabbriciere della chiesa negli anni 1867-1871 insieme a Carlo Colombo e Carlo Re). Il figlio Franco era fratello del Bussola che abitava nell’ex convento degli Agostiniani Scalzi, oggi Casa Vezzani di Via Volta.
BUSSOLA dottor Francesco era in Consiglio Comunale al tempo del sindaco Giuseppe De Cristoforis e poi divenne sindaco nel 1865. Morì l’anno dopo. La lapide che pubblichiamo è sovrastata dal ‘Bastone di Asclepio’, il simbolo greco associato alla medicina, consistente in un serpente attorcigliato intorno ad una verga. Dice:
QUI GIACCIONO LE CENERI
DEL ZELANTE E CARITATEVOLE
SINDACO D TURBIGO
DOTTOR FRANCESCO BUSSOLA
MORTO NEL GAUDIO DEL SIGNORE
IL 27 GUGNO 1866 D’ANNI 64
I PARENTI GLI PREGANO DA DIO
IL RIPOSO DEI GIUSTI