LOZZA-TURBIGO. Nei giorni dei Morti abbiamo sentito il ‘dovere’ di andare a salutare il dottor Eugenio Malachia Brianza al cimitero di Lozza (Va) dov’è stato sepolto, “senza funerale, senza un attimo di preghiera nella sua amata chiesa”. Con queste parole la madre Mariuccia – incontrata casualmente oggi al cimitero – ci ha raccontato la triste storia. “L’attacco del virus…e dopo due giorni di terapia intensiva era già stato sconfitto. Mi arrivò una sola telefonata di poche parole. Informava che il corpo incassato sarebbe arrivato il giorno tale all’ora tale al Cimitero…Non abbiamo avuto nemmeno il tempo per piangerlo il mio povero figlio”.
Cugino di primo grado della moglie di chi scrive aveva 63 anni, lavorava al Sert (Servizio per le tossicodipendenze) ed era medico conosciuto ed amato. Era stato il sindaco di Lozza Giuseppe Licata nell’aprile scorso a dare l’annuncio ai suoi concittadini: “Con grande tristezza comunico che questo dannato virus si è portato via il nostro carissimo concittadino dottor Eugenio Brianza. Una grande persona, stimata da tutti, che nella sua vita si è messa a disposizione degli altri, nella sua professione, nel volontariato e nelle vesti di consigliere comunale. In questo momento di grande dolore, tutta la comunità si stringe con il cuore intorno alla sua famiglia a cui va il nostro pensiero commosso”.
Eugenio Brianza ha lasciato la moglie Celestina e i figli Ilaria, Sonia e Alessandro.