Da una parte si vuole giustamente essere informati su cosa sta succedendo. Dall’altra non si cerca di tenere nascosto, ma si vuole evitare di scatenare allarmismi che potrebbero creare danni ulteriori. Oggi il sindaco di Magenta Chiara Calati era in diretta su RCM 104 ed è stata incalzata da alcune domande di Munib Ashfaq sulla situazione nelle scuole magentine. “Buongiorno Sig. Elvis (il conduttore di RCM, ndr), ho una domanda per il sindaco: Qual è la situazione del covid nelle scuole? Quante classi sono in quarantena attualmente? E’ vero che la scuola primaria di via Boccaccio ha 4 classi su 10 in quarantena? Non crede che la popolazione debba essere informata? Non è il caso di fermare almeno una settimana le scuole come ha fatto il sindaco di Casorezzo?”
Il sindaco Calati non ha mai fatto della comunicazione il suo punto di forza, ammettiamolo. Segue una strategia prudente, pur essendosi dotata anche di un addetto stampa, ritiene che parecchie cose sia meglio non dirle. Ma una cosa ci sia permessa di dirla, caro sindaco. Non ci piace ricevere messaggi allarmanti dei genitori impauriti perché non vengono adeguatamente informati. Su tutto il resto possiamo anche essere d’accordo, ma la comunicazione ai genitori va fatta. Da Ats e anche dal sindaco. E’ un modo per tranquillizzare e per far capire che le istituzioni sono vicine ai cittadini. La sindaca Calati ha risposto, almeno parzialmente, alle domande poste da Munib.
“Non è il sindaco a decidere se è il caso di fermare le scuole – ha spiegato la Calati – A Casorezzo l’indicazione è arrivata da ATS. Noi chiediamo gli aggiornamenti ai presidi che ci vengono forniti il lunedì e il giovedì sera. Al momento non ho l’aggiornamento preciso, ma in generale posso dire che è andata bene e su Magenta non c’è nulla di allarmante”. La sindaca sostiene che annunciare alla città dati che possono apparire alti, ma che in realtà richiedono un’analisi puntuale e precisa, rischia solo di generare un panico incontrollato e infondato. Su quest’ultimo aspetto, ripetiamo, possiamo essere d’accordo. “In ogni caso – aggiunge la sindaca – alunni e insegnanti che devono stare in quarantena vengono avvisati da ATS. E’ l’azienda territoriale sanitaria a valutare caso per caso chi va messo in quarantena”. All’osservazione di Elvis Gianluca Paolucci di RCM 104 che 4 classi su 10 in quarantena non sembra cosa da poco la risposta della sindaca è stata: “Ogni caso va valutato isolatamente. Dobbiamo capire quanti sono gli alunni sono positivi della classe, sono valutazioni molto complesse rispetto ad ogni singolo caso. Non c’è una regola che sia uguale per tutti”.