TURBIGO – Giuseppe Leoni nasce a Turbigo in Via Patrioti l’8 luglio 1947 da papà Cesare e mamma Elisabetta Caldara ed è sempre stato residente in paese. Dal 1972 è sposato con Lucia e, dal matrimonio, sono nate due figlie: Manila, oggi mamma di Riccardo e Giorgio e Nicla mamma di Filippo.
Nel 1977 si diploma Perito Elettrotecnico presso l’Istituto Tecnico ‘Bernocchi’ di Legnano con il massimo dei voti (60/60) e, in seguito, ottiene la laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino (110/110) con una tesi di storia moderna dal titolo: ‘Ezio Maria Gray: nazionalista, fascista e parlamentare repubblicano’.
Per 37 anni è stato alle dipendenze dell’ENEL, congedandosi nell’agosto 1999 con la qualifica di Capo Reparto Manutenzione Meccanica. Una vita lavorativa che ha comportato anche lunghi periodi di permanenza all’estero (Marocco, Algeria) al tempo in cui non esisteva internet, dov’è scaturita la sua ‘passione’ per il paese, ben disegnata da Cesare Pavese ne ‘La luna e i falò’: “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
1984-2013. In qualità di giornalista pubblicista ha diretto e scritto per la rivista di storia locale Contrade Nostre che si occupava della storia del territorio dell’antica Pieve di Dairago (di cui Turbigo era parte) e ha diretto per un decennio anche Ticino mese, una pubblicazione che registrava l’attualità e la cultura del medio Ticino. E’ stato collaboratore per vent’anni (1993-2013) del settimanale di cronaca locale Città Oggi, assumendone anche la direzione. Ha collaborato anche ad altre testate, tra cui La Prealpina.
Dal 1975 al 1980 è stato Consigliere Comunale a Nosate poi, nel 1985, è stato eletto Consigliere Comunale a Turbigo, nella lista socialista, assumendo dal 1985 al 1989 la carica di assessore con delega a Lavori Pubblici e Sport. Riconfermato Consigliere nelle elezioni anticipate del maggio 1989 viene confermato nella carica di assessore con delega ai LL.PP. e Cultura fino all’anno 1992 quando l’Amministrazione subisce una brusca interruzione con cambio del Sindaco. Nel breve lasso di tempo riesce comunque ad organizzare una sorta di ‘gemellaggio’ con un quartiere di Parigi (3° Arrondissement) che comprende la via parigina che porta la denominazione ‘Turbigo’ in memoria delle vicende storiche che videro protagonista il territorio turbighese in due storiche occasioni: 31 maggio 1800 e 3 giugno 1859. Quest’ultimo combattimento all’Arbusta fu il preludio di quella ‘Battaglia di Magenta’ della seconda Guerra di Indipendenza, che aprì la strada all’Unità d’Italia. La manifestazione, denominata ‘Turbigo à Turbigo’, si svolse a Parigi dal 13 aprile al 6 maggio 1992, con la partecipazione del sindaco Marcoaurelio Vezzani e una folta rappresentanza di turbighesi.
Oltre a diverse collaborazioni a libri di storia locale del territorio del medio Ticino (qui non segnalate) ha pubblicato:
– Turbigo, 1995. La sovracopertina è un raro disegno di fine Cinquecento a ‘volo d’uccello’ del territorio turbighese, opera effigiata ad affresco anche nel castello di Bardi (Piacenza);
– Contadini, Filandaie, Conciatori, in collaborazione con M. Bolognesi, 1995;
– Album Magenta in collaborazione con Emanuele Torreggiani, 1996
– Induno-Malvaglio e Padregnano-Robecchetto con Luisa Vignati e Paolo Cisotto, 1997 ;
– Il grano e il gelso – Ossona nel Novecento, 1999;
– Raffaele Marcoli e Antonio Bailetti – Un secolo di ciclismo turbighese – il Veloclub, in collaborazione con L. Braga, 2001;
– Storia dell’Unione Sportiva Turbighese (1921-1983), 1983 e successivamente aggiornato;
– La centrale termoelettrica di Turbigo-Robecchetto con Induno – un secolo di sviluppo dell’energia elettrica nel territorio della riva sinistra del Ticino, 2003;
– La chiesa di Santa Maria delle Grazie a Robecchetto, pubblicazione curata da G. Leoni con scritti di Laura e Angelo Vittorio Mira Bonomi, Isabella Cuccovillo, Elena Veggiotti, Paolo Oppici, 2003
– Nosate – La storia millenaria di un piccolo paese della riva sinistra del Ticino, 2004;
– Il ponte torriano sul Ticino – Atti dei convegni di studio tenutisi a palazzo Fagnani-Arese di Robecchetto con Induno. Pubblicazione curata da G. Leoni con scritti di Giancarlo Andenna, Alfredo Lucioni, Alberto Gabba, Angelo Vittorio Mia Bonomi, Luisa Vignati, Giampaolo Cisotto, Matteo Dolci, 2005;
– Le storie dei nostri paesi, bibliografia di storia locale dei dei paesi appateneti all’antica pieve di Dairago, pro-manuscripto per il Comune di Castano Primo
– Castano Primo: da borgo a città, 2007;
– Uomini Nostri – Imprenditorialità e umanità nella modernizzazione dell’Alto Milanese, 2008;
– Turbigo e la sua storia, 2010, dieci libretti riguardanti il territorio turbighese, aventi i seguenti titoli: ‘Il castello medievale’; ‘I luoghi della storia’; ‘Le chiese’; ‘La casa delle colonne’; ‘Le tracce del passato’; ‘Le acque’; ‘Le centrali’; ‘Il palazzo De Cristoforis’; ‘Carlo Bonomi’; ‘La Maestra’.
– Le battaglie del Ticino – Scontri armati dalla protostoria all’Unità d’Italia, 2012;
– Fascisti, Partigiani, Repubblichini nel Castanese – La seconda linea gotica, 2012;
– Su quella che fu la Resistenza – Partigiani e patrioti, 2014.
– I quaderni di Franca 1 e 2 dei quali G. Leoni ha curato la pubblicazione degli scritti di Franca Garavaglia, 2014-2017
– Vecchie Immagini Turbighesi. Aggiornamento del vol. IV di Contrade Nostre (1986) con l’aggiunta degli eventi più significativi del periodo successivo (1986-2016), 2017
– La storia delle Vie turbighesi inserita nel sito comunale del Comune di Turbigo, 2018
– Una grande famiglia: la ‘Bellaria’, 2018.
– La storia dei tredici paesi convenzionati con la Fondazione Bellaria onlus: Appiano gentile, Bulgarograsso, Cassina Rizzardi, Grandate, Guanzate, Limido Comasco, Luisago, Lurago Marinone, Lurate Caccivio, Mozzate, Oltrona di S. Mamette, Veniano, Villa Guardia. In corso di stampa, 2021
Giuseppe Leoni è stato per un certo periodo volontario di Biblioteca e Archivio Storico civico (sempre a disposizione di chiunque, amministratori, studenti e non, interessati alla storia turbighese). Inoltre è socio fondatore – nel 1984 – del gruppo d’In Giò, tuttora operante per la manutenzione e conservazione della Géša in giò. Nel 2015 gli viene attribuito il prestigioso riconoscimento civico.
FOTO Il momento dell’investitura di ‘XX Turbighese d’Oro’