E’ nato ufficialmente questa mattina, sotto una fitta nevicata, il movimento politico ‘La Nuova Italia’. Sette i fondatori che hanno sottoscritto l’Atto Costitutivo. Oggi all’Agenzia delle Entrate sono state versate le imposte dovute con attribuzione del relativo codice fiscale. Tengono subito a precisare una cosa: “Non siamo un partito islamico, tra di noi ci sono persone che aderiscono alle culture e alle religioni più diverse”. E allora, all’insegna della trasparenza, vediamo chi sono i fondatori e quali incarichi avranno nel movimento.
Sono Munib Ashfaq, nato a Gujrat (Pakistan) nel 1986 che ricoprirà il ruolo di segretario, Francesco Maria Bienati, nato a Busto Arsizio nel 1962, consigliere, Ana Maria Patru, nata a Bucarest (Romania) nel 1975, consigliere, Nisar Ahmed, nato a Karachi (Pakistan), nel 1962, tesoriere, Rita Salierno, nata Benevento nel 1966, consigliere, Ayub Akhter, nato a Lahore (Pakistan) nel 1971, consigliere e Kausar Parveen, nata a Gujrat (Pakistan) nel 1959, consigliere. L’associazione politica ha sede in via Emiliani 6 a Magenta.
Dall’articolo 3 dello Statuto allegato scopriamo le finalità del movimento. “La Nuova Italia promuove un pensiero politico e un cambiamento sociale e culturale che ha come centro il rispetto dei diritti umani, la parità e l’uguaglianza tra i cittadini, residenti e persone comunque presenti sul territorio nazionale, il riconoscimento dello ius soli quale espressione essenziale dell’articolo 2 della Costituzione Italiana”.
Lo Statuto prosegue elencando le finalità del nuovo movimento, ovvero superare qualsiasi discriminazione fondata su differenze di genere, etnia, religione. Si propone di superare qualsiasi forma di discriminazione, xenofobia e islamofobia. Si riconosce in una visione europeista nonché nell’azione delle istituzioni europee, a cominciare dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ispirando qualsiasi azione e atto politico alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, alla convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e alla Costituzione. Al centro dell’azione mettono il riconoscimento della cittadinanza dei giovani stranieri residenti in Italia. “Oggi per noi è un giorno importante, la realizzazione di un sogno – spiegano – al tempo stesso è il primo passo verso un futuro che vogliano costruire un passo alla volta per una società più giusta”.
“Per noi ora comincia il vero lavoro – commenta Munib Ashfaq – far capire esattamente le nostre posizioni e raccogliere sempre più consensi”