Anche oltre venti persone in fila per entrare in Posta con temperature anche sotto lo zero. Molti gli anziani costretti a trascorrere sul marciapiede di via Pusterla anche un’ora e mezza prima di entrare a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti covid. È questo il triste spettacolo quotidiano che ci segnala Munib Ashfaq, leader del movimento La Nuova Italia che commenta: “È una vergogna che accadano queste cose. Se lavorano pochi sportelli fuori dall’ufficio postale si crea una coda interminabile. I carabinieri passano e raccomandano di evitare assembramenti. La competenza di mettere le persone in sicurezza non è del comune, ma allora a chi compete?”
Magenta – Code lunghissime, persone al gelo per entrare in Posta. Munib Ashfaq: “Troviamo una soluzione, soprattutto per gli anziani!”
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.