5 ANNI SENZA GIULIO. RICORDIAMO INSIEME.
Cinque anni. Sono passati cinque anni da quando Giulio Regeni, cittadino italiano e ricercatore per l’Università di Cambridge, venne rapito per poi essere ritrovato morto diverso tempo dopo. Nemmeno davanti ad un corpo esanime e con evidenti segni di tortura, le autorità egiziane si sono assunte le responsabilità per l’avvenuto: nessuna verità e nessuna giustizia è ancora stata fatta per il ricercatore di Udine.
Ma al regime illiberale egiziano sembra non aver smesso di perseguitare gli studenti: tutt’oggi Patrick Zacky è tenuto prigioniero in Egitto senza aver commesso crimini.
Giulio e Patrick hanno pagato e stanno pagando per le loro idee. Noi chiediamo verità e libertà, fisica e ideologica. Lo chiedevamo ieri, lo chiediamo oggi e lo chiederemo anche domani. È una battaglia di civiltà: non si faccia l’errore di
pensare che non ci riguardi. Giulio avrebbe potuto essere chiunque: nostro/a figlio/a, nipote, vicino/a, amico/a, compagno/a di scuola, noi stessi. Per questo facciamo un appello ai sindaci di Abbiategrasso e Magenta, Cesare Nai e Chiara Calati, di affiggere sui rispettivi municipi gli striscioni #VeritàPerGiulioRegeni e #FreePatrickZacky affinché tutti possano passare,
vedere, ricordare e pretendere: pretendere verità, giustizia e libertà.
Questo vuole essere un appello trasversale, non una strumentalizzazione politica:lo rivolgiamo a tutte le forze di maggioranza e minoranza, consigliari e extraconsigliari e a tutte le associazioni del territorio che si riconoscono nei principi e valori fondanti della nostra comunità. Speriamo vivamente che il nostro appello verrà accolto: ricordare è importante. La libertà è una battaglia continua e costante, riguarda tutti: non si può essere liberi se lasciamo che quella degli altri venga calpestata; perché prima o poi qualcuno verrà a calpestare la nostra e non ci sarà più nessuno a difenderla.
Giovani Democratici Est Ticino
Andrei Daniel Lacanu