Riceviamo e pubblichiamo
L’ennesima rissa di domenica sera a Magenta è un episodio preoccupante da non minimizzare assolutamente. Noi di La Nuova Italia punteremo gran parte del nostro programma sul miglioramento della sicurezza nella nostra città. Parecchi ragazzi che si insultano, che fanno a botte ci deve far riflettere su quello che sono diventati i nostri giovani. Non c’è distinzione tra italiani o stranieri. Siamo tutti italiani. Alcuni ragazzi hanno dei gravi disagi addosso che noi adulti non sappiamo percepire. “Vogliamo complimentarci con i Carabinieri che sono arrivati in piazza Liberazione con tre pattuglie – ha commentato il segretario de La Nuova Italia Munib Ashfaq – e, ci dicono, anche il comandante della stazione di Magenta è arrivato in borghese svolgendo in maniera egregia il suo lavoro. Critichiamo l’assessore Simone Gelli dal quale ci aspettiamo molto di più sul fronte sicurezza. Telecamere funzionanti e maggiore presenza della polizia locale”.
Ma per arginare il fenomeno di ragazzi che fanno a botte serve molto di più. Serve affrontare il problema creando idee per i giovani, renderli partecipi nella vita di una città, non abbandonarli a loro stessi. Leggiamo dai commenti sui social che il lockdown ha indebolito molti dei nostri ragazzi, magari quelli con il carattere più fragile. E’ a loro che dobbiamo prestare attenzione. I giovani sono il nostro futuro.
Vederli annoiati in piazza, con una bottiglietta di birra in mano, pronti solo a fare a botte, è triste.