TURBIGO – Nel mondo della storia locale c’è una sorta di solidarietà ‘culturale’ che mi ha sempre meravigliato. Un cultore di questa disciplina mi telefona dicendomi di avere trovato una Gazzetta del 1832 dove l’Imperial Regia Pretura di Busto Arsizio pubblica una vendita giudiziale dei beni del marchese Luigi Erba Odescalchi tenente del reggimento ussari Re d’Inghilterra, nonché riguardanti l’attuale terzo possessore degli stabili siti in Turbigo di proprietà di don Tomaso De Cristoforis acquisiti con istrumento del 22 ottobre 1830 rogato Francesco Fassi. E parte l’elencazione dei beni con una scrittura minuta, quasi illeggibile che quando avremo tempo e voglia cercheremo di tradurla in modo leggibile. Intanto, per non perderne la memoria, li pubblichiamo in quanto sono molto importanti per la storia turbighese perché registrano il passaggio di proprietà avvenuto di buona parte del territorio turbighese nei primi decenni dell’Ottocento.
L’entusiasmo, se così si può dire, risiede nel fatto che il mio archivio mentale c’era l’atto notarile del 22 ottobre 1830, rogato Fassi che cercai come un forsennato cinquant’anni fa, quando frequentavo settimanalmente l’Archivio di Stato di Milano di Via Senato. Pur essendo indicato nei registri dei notai non era inserito nei faldoni…Alla fine venni a sapere che era andato distrutto nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Quanto è stato trovato è un passo successivo: la vendita giudiziale di una parte degli stessi beni turbighesi precedentemente acquistati con il famoso ‘atto’.
FOTO Tomaso Gray De Cristoforis (2012) che porta lo stesso nome del capitano che acquistò la ‘Possessione’ turbighese nel 1830