INVERUNO – “La campagna vaccinale rappresenta una scelta di salute pubblica e di rilevante valore etico. Siamo lieti che questa importante opportunità finalmente possa coinvolgere anche i nostri residenti ed operatori. Siamo fortunati: assaporiamo la primavera con qualche settimana di anticipo”. E’ con queste parole che la Direzione della Casa Famiglia “E.Azzalin” di Inveruno ha commentato con soddisfazione l’avvio della campagna vaccinale contro il Covid avvenuta nella mattinata.
AL LAVORO UN TEAM VACCINALE INTERNO, CELERITA’ E GARANZIA – Dopo l’arrivo delle dosi vaccinali, è iniziata la somministrazione. Attività che, come in tutte le Case Famiglia di Sodalitas, è stata gestita da un Team Vaccinale interno specificatamente costituito, su indicazione dell’Ente Gestore, composto da due medici vaccinatori esperti, supportati da infermieri rianimatori dotati di tutte le attrezzature previste al fine di garantire la massima sicurezza nella fase di osservazione dopo la somministrazione delle dosi. “La possibilità di uno staff operativo interno, che vaccina sia residenti che operatori, risponde ad una precisa direttiva aziendale che, seppur rilevante dal punto di vista economico, garantisce maggiore celerità nel mettere in sicurezza la struttura, rappresentando dunque un investimento importante a favore della salute. Ringraziamo per questo tutti gli uffici e i loro operatori, ciascuno per le rispettive competenze, per il grande sforzo organizzativo messo in campo in questi giorni”.
I NUMERI: ALTISSIMA ADESIONE – L’impegno di Sodalitas nel sensibilizzare famiglie, residenti ed operatori era stato molto alto nelle ultime settimane così da favorire la più ampia adesione alla campagna vaccinale, raccogliendo i consensi informati. I risultati sono stati significativi: hanno accettato il vaccino il 99% dei Residenti e il 90% degli Operatori presenti in struttura.
I PRIMI VACCINATI: “All’interno della nostra Casa Famiglia – spiega la coordinatrice Daria Chiodini – la Residente più anziana a sottoporsi a vaccino è stata la signora Orestina di 103 anni”. Originaria di Trino Vercellese, quella della Signora Orestina è una storia fatta di tanto lavoro, avendo iniziato molto presto, in una fornace dove si producevano mattoni, poco più che bambina. Una vita dedita al lavoro – prosegue la Coordinatrice della Casa Famiglia – e alla famiglia, con il matrimonio con il signor Antonio. Dopo la pensione, Orestina ha continuato a tenersi impegnata con il volontariato e il suo grande hobby, quello del ricamo.
Di solo un anno più giovane, la signora Giannina, con i suoi 101 anni da poco compiuti. Il suo segreto?“Non litigo mai con nessuno”. Per festeggiare questo traguardo, però, aspetta il vaccino e, soprattutto, il passaggio della pandemia. Il figlio Fausto, infatti, ogni anno per l’occasione organizza una festa in Casa Famiglia con tanto di accompagnamento musicale. Un appuntamento solo rimandato ma che lei fiduciosa – assicura – vuole rispettare.
“Infine – conclude Daria Chiodini – abbiamo con noi il signor Carlo di 73 anni, originario proprio di Inveruno. In paese è molto conosciuto per il suo passato da elettricista. Amante della natura e delle passeggiate per le vie del suo paese, spera di poter riprendere al più presto la sua vita di tutti i giorni”.
FOTO Un’animatrice intenta a farsi vaccinare