Il Consorzio Est Ticino Villoresi e il Parco del Ticino, a seguito dell’autorizzazione della Struttura Pesca della Direzione Agricoltura di Regione Lombardia, hanno messo in campo una importante iniziativa di scambio: parte del materiale ittico prelevato dai canali prima dell’asciutta è stato portato all’allevamento del sistema di incubatoi dell’area protetta.
“Preziosi esemplari di Luccio, Pigo e Savetta, specie autoctone delle acque lombarde, sono ora stabulati nell’incubatoio del Parco del Ticino della Riserva la Fagiana in attesa della fase riproduttiva – spiega il consigliere del Parco Francesca Monno. In questo modo, sarà possibile non solo rilasciare esemplari adulti, ma anche giovani nati per restituire popolazioni ittiche al fiume Ticino. Un’interessante iniziativa congiunta per favorire interventi di conservazione di specie autoctone. Da anni, infatti, il Parco gestisce il complesso sistema di allevamento e ripopolamento di numerose specie ittiche, alcune ad elevato rischio di estinzione, quali lo Storione cobice, il Pigo, la Lasca, la Savetta e il Luccio autoctono”.
Il Consorzio Est Ticino Villoresi ogni anno deve pianificare il ricorso a periodi di asciutta di tratti del sistema di canali che gestisce per gli interventi di manutenzione assolutamente necessari che, a volte, sono possibili con il solo abbassamento dei livelli idrici e quindi in regime di asciutta parziale; in altri casi, in considerazione della tipologia di lavorazioni previste, l’asciutta deve essere totale. Viene allora messo in atto un importante intervento preventivo che riguarda l’immediata traslocazione della fauna ittica che popola i canali per salvarla da morte certa.
“Le asciutte sono veramente indispensabili per garantire la necessaria funzionalità al reticolo idraulico gestito dal Consorzio ma, nonostante la diminuzione dei livelli o anche la completa asciugatura dei canali, quando necessaria come quella in atto nel Canale Villoresi e nei Navigli occidentali, rimane sempre alta da parte del nostro Ente l’attenzione riservata alla ricca biodiversità che prolifera all’interno e lungo i canali. La preziosa collaborazione per la tutela della fauna ittica avviata con il Parco del Ticino è chiara testimonianza di questa sensibilità come lo sono i numerosi progetti di tipo ambientale-naturalistico effettuati o in corso, finalizzati in vario modo a rafforzare e a sviluppare le connessioni idraulico-ecologiche” commenta il Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli.
Anche in questi giorni, come di consueto, si stanno effettuando molteplici interventi di recupero della fauna ittica ad opera del personale consortile con il supporto di ditte specializzate, appositamente incaricate di effettuare il salvataggio e il rilascio in punti opportuni dell’alveo fluviale o del sistema di canalizzazione di numerosi esemplari di specie ittiche autoctone che, altrimenti, non potrebbero sopravvivere al periodo di asciutta.
Quest’anno, grazie alla collaborazione tra i due Enti, è nata questa ulteriore interessante iniziativa congiunta per la conservazione di specie autoctone che contribuirà alla salvaguardia delle comunità ittiche dei corsi d’acqua lombardi.