Attività ridimensionata all’urologia del Fornaroli causa covid, saltano gli interventi per patologie benigne.
Operato a novembre per un calcolo renale, gli era stato messo uno stent, un tubo che consente il flusso di urina, che ha una durata di circa sei mesi. Siamo ormai al limite e un cuggionese segnala la sua preoccupazione perché dal reparto di urologia dell’ospedale di Legnano gli fanno sapere che è tutto bloccato per il covid e gli interventi per patologie benigne non si possono fare.
“Lo stent al momento non mi dà fastidio – racconta – mi preoccupa perché si tratta pur sempre si un corpo estraneo che potrebbe creare problemi se la cosa va per le lunghe”.
Purtroppo c’è ben poco da fare. La situazione all’ospedale è quella di tutti i nosocomi. A Legnano, per quanto riguarda l’urologia, è disponibile una sala operatoria alla settimana dalle 8 alle 14 con tre posti letto. Quando in periodo di normalità avevano a disposizione tre sale alla settimana e 14 posti letto.
L’attività si è ridimensionata notevolmente. I volumi operatori lo scorso anno sono risultati la metà rispetto agli anni normali. Cosa fare?
“Se la cosa va avanti per le lunghe dovrò cambiare lo stent – continua – sono in lista per un intervento che non si potrà fare, quindi l’unica soluzione sarà quella di sostituire il tubo. Attività che potrà essere eseguita in day hospital”.
Altra soluzione: quella di andare privatamente. I tempi verranno velocizzati notevolmente, ma se la struttura non è convenzionata si dovrà mettere mano al portafogli.
Inoltre, sempre in tema di urologia, c’è un altor problema. A Magenta era disponibile un litrotrissore per il trattamento della calcolosi renale. Che, oggi, non è più in dotazione né all’ospedale Fornaroli né in quello di Legnano.
Quindi il calcolo dovrà essere eliminato per via meccanica, ma se è di grosse dimensioni non si potrà fare nulla.