Siamo forse un po’ stanchi di giornate dedicate a questa o quella tematica? Però a pensarci bene forse sono state istituite per richiamare la nostra attenzione su temi fondamentali del vivere comune che dovremmo aver presente ogni giorno.
Dovremmo soffermarci su quanto poco facciamo per vivere un’ etica pubblica, poi però ci sono le giornate dedicate e allora sembra vada tutto bene, ma certi argomenti che implicano responsabilità vanno coltivati come un contadino dissoda la madre terra, pone i semi per vedere sbocciare i fiori e poi godere dei frutti.
Oggi è la giornata dedicata a Madre Terra che vuole richiamare la nostra Vita a rispettare la grande casa che è il mondo attraverso gesti quotidiani, a tale proposito abbiamo chiesto a Oreste Magni, da sempre persona coinvolta nella cultura del rispetto per la Natura e l’ambiente e cofondatore dell’Ecoistituto della Valle del Ticino.
“Oggi è il giorno della Terra. Ma perché oggi? Perchè solo oggi? Da tempo noi umani ci stiamo dimenticando di essere parte di quel tutto, di quell’insieme interconesso che è la vita. Vita nostra e di tutti gli esseri viventi che la popolano, dai più microscopici batteri, agli animali, alle piante, agli enormi vegetali, che formano questa trama che non può reggersi se spezzettata, isolata, settorializzata, gerarchizzata, umiliata dal nostro sentirci padroni del vivente.
Ed è così che in questi ultimi decenni cominciamo a renderci conto della china pericolosa che il nostro modo di vivere, produrre, consumare, distruggere, sta portando noi umani in un vicolo senza uscita. I dati del mondo scientifico sono impietosi nel descrivere questa folle accelerazione di crollo della biodiversità, di modifica dei cicli biologici, di aumento di emissioni non più viste da milioni di anni. Siamo senza speranza quindi? No e ce lo ricordano le nuove generazioni che giustamente e in modo radicale pretendono una vera conversione ecologica. Conversione verso una ecologia integrale come ci ricorda Bergoglio, uno dei pochi grandi della terra a cui alla nostra “casa comune” ha dedicato una enciclica, rivolta a credenti e non credenti. Conversione, non green whashing non verniciatina di verde per vendere ancora più merci e trasformare sempre di più questo wonderful world in una grande miniera e una grande discarica. Senza speranza quindi? Assoltamente no.
Murray Bookchin, gigante del pensiero libertario ed ecologista, ci ricorda che l’uomo può. deve evolvere per diventare la natura che si fa cosciente di sé stessa, ricordandoci impegno a cui non possiamo sottraci. Perchè la terra non ci appartiene, siamo noi che le apparteniamo. “
Se forse imparassimo a considerarci creature ne’più ne’ meno dei fiori e delle piante, impareremmo davvero ad aver più rispetto verso la Terra e verso coloro che la abitano e così celebreremmo ogni giorno la giornata dedicata a Madre Terra.
Nicoletta Lovati