“Abbiamo combattuto il male che si chiamava ‘fascismo’ con la baionetta inastata fino alla fine e sconfiggeremo anche il Covid-19, ma bisogna lasciare libero il popolo di lavorare. Ci salverà la Natura come fece nel caso della ‘Spagnola’. Allora non c’erano medicine, la mia povera nonna riuscì ad evitare di morire di stenti continuando a lavorare la terra la sola capace di creare l’antidoto”.
Il Cavaliere della Repubblica, Alessandro Maiocchi di Borgomanero, nome di battaglia ‘Massiccio’, 93 anni (ha superato brillantemente un recentissimo ‘attacco’ di cuore), uno degli ultimi ‘garibaldini’ ancora in campo, lucidissimo nei ricordi ma anche attento all’attualità, ci ha chiamato per ricordarci il senso della data che ha segnato la sua esistenza e l’impegno della ‘Repubblica’ a onorarla, manifestando nel contempo tutta la sua contrarietà alle chiusure ina atto che altro non fanno che impoverire il popolo lavoratore.