Il 2020 ha messo in seria difficoltà i risparmiatori di tutto il mondo, con la crisi dell’imprenditoria, dell’intero settore produttivo, dell’artigianato e della categoria dei ristoratori. Sono tante altre le categorie colpite dalla pandemia da Coronavirus e le conseguenti chiusure, ma elencarle tutte sarebbe esercizio di stile. Più importante è dunque consigliare i risparmiatori ad essere ancora più oculati, più attenti, perché i risparmi accumulati con sacrificio e fatica fruttino alte ricompense.
In periodi del genere, fare le scelte giuste in fase di investimento è necessario e complicato. Se accumulare grandi risparmi è infatti il frutto di anni di sudore, basta un errore in fase di progettazione dell’investimento per dissiparli in breve tempo. Il primo consiglio è essere oculati, dunque, non affrettati, e ponderare bene le mosse.
Moneyfarm ha pubblicato un guida su come investire 50.000 euro, un problema che in tanti vorrebbero avere. Uno dei punti cardine è quello di diversificare un investimento, la cui essenza è quella di minimizzare eventuali perdite. Investendo infatti una parte del capitale in azioni e un’altra in obbligazioni, si potrebbe avere un effetto bilanciante. In un dato momento, infatti, le azioni potrebbero essere in negativo e le obbligazioni in positivo. L’effetto sarebbe quello di attutire un colpo negativo e avere comunque un margine di profitto. Un metodo utile soprattutto in periodi di crisi. Per diversificare si potrebbe acquistare un paniere di titoli e gestirli autonomamente, ma ci sono alternative più alla portata e più efficiente. ETF e Fondi comuni sono strumenti tramite cui si può diversificare l’investimento a costi comunque contenuti. Gli ETF permettono di investire su comparti e mercato diversi, acquistare una quota del fondo significa comprare tutti i titoli contenuti in un paniere, senza doverli comprare singolarmente.
Diversificare conviene a tutti: per chi ha grandi somme a disposizione da investire significa minimizzare le perdite e massimizzare, invece, i risultati. A chi rivolgersi per investire nel 2021? Il fai-da-te è fortemente sconsigliato per i rischi che comporta. L’ideale è rivolgersi ad una banca, una SIM o in alternativa una SGR, SICAV e SICAF. In banca si può parlare con il proprio consulente di fiducia, chiedere le informazioni necessarie e farsi aiutare. La banca potrebbe indurti a scelte non in linea con il tuo profilo di investitore, quindi è più indicato rivolgersi a consulenti finanziari indipendenti, per ridurre i costi ed evitare conflitti di interesse.
Gli indipendenti infatti non ricevono commissioni sugli strumenti finanziari consigliati all’investitore. Esistono diverse migliori tipologie di investimento nel 2021, e la più indicata da scegliere è quella che rappresenti l’opzione migliore dal punto di vista della volatilità aspettata. Non c’è una soluzione indicata per tutti, né una regola basilare. Occorre individuale il proprio margine di rischio, confrontarlo con l’arco di tempo in cui si spera di ottenere risultati e avere la combinazione ideale. Investire costa in percentuale. Con la Gestione Patrimoniale Moneyfarm, investendo 50 mila euro, la spesa annua sarebbe dello 0,7% sul capitale investito. Non ci sono costi di apertura o di negoziazione e il servizio può essere interrotto in qualsiasi momento. Scegliere soluzioni a rendimento garantito non è invece indicato. Statisticamente si tratta di un guadagno certo, in realtà si espone il proprio investimento da 50.000 euro ad una perdita sicura. Gli strumenti garantiti, in fase di tassi bassi non garantiscono rendimenti. Nel lungo periodo, il modo migliore per proteggere l’investimento è affrontare i rischi derivanti dal mercato.