Non abbassano la guardia i truffatori.
L’altro giorno hanno tentato di raggirare un’altra persona. Qualcuno ha finto di essere parente della potenziale vittima e le ha raccontato di avere necessità immediata di soldi per avviare le cure indispensabili al fine di sconfiggere il virus. Nulla di più falso. Ma, per fortuna, la potenziale vittima ha capito tutto e ha riagganciato.
Telefonate di questo tipo si sono registrate spesso nelle ultime settimane. Arrivano al numero di casa ed è molto probabile che i truffatori raccolgano delle informazioni sulle vittime prima di entrare in azione. Chi ha una figlia fa leva sull’emotività che una madre può avere nell’apprendere che ci sono dei problemi.
È quello che accadde a gennaio ad una magentina.
“Quando sentii mia figlia dall’altra parte del telefono che piangeva mi cadde il mondo addosso – racconta – in realtà seppi soltanto dopo che non era lei, ma in quel momento non potevo saperlo. Mi disse che le avevano diagnosticato il covid, che aveva bisogno di soldi per le cure. Tossiva e piangeva, come facevo a capire che non era lei? Le dissi che non avevo soldi e lei mi raccomandò di prendere l’oro. di metterlo in un sacchetto e di portarlo in strada perché una persona sarebbe passata a raccoglierlo”.
La donna, in preda al panico, fece proprio così. Raccolse tutto l’oro. Lo pose in un sacchetto e lo consegnò a quello sconosciuto che si presentò in auto sotto casa. “Lancio la raccomandazione di non cadere in questi tranelli – conclude – sono truffatori professionisti e capaci nel raggirare le persone. Quello che hanno fatto è spregevole, erano i ricordi di una vita”.