Una mostra da non perdere quella in agenda nella città di Magenta, da 29 maggio al 14 giugno, nello spazio di via Pretorio.
Si intitola ‘La metamorfosi del bello’ è verrà inaugurata sabato 29 maggio alle 17.
Sarà il primo di una lunga serie di eventi che verranno ospitati nello spazio arte e cultura di via Pretorio. Numerosi gli artisti che esporranno le loro opere, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. “La bellezza nell’arte – spiega la Dott.ssa Beatrice Cordaro, Critico e Storico dell’Arte – sembra essere una significativa istanza ineludibile; al di là dei gusti soggettivi, la bellezza è insita nell’essenza dell’arte. Questa bellezza nasce dalla passione, dall’ispirazione, da un’entità quasi divina che detta, sussurra, suggerisce all’artista il soggetto”.
La mostra sarà visitabile tutti i pomeriggi e verranno naturalmente garantite tutte le precauzioni anti covid. “La bellezza, allora, più che nel prodotto finale, sta nel processo che lo precede: – continua – dall’ispirazione all’ideazione, dalla preparazione alla prima stesura, dal ritocco al risultato. Solo poi sopraggiunge la bellezza ultima, quella che tutti hanno il privilegio di osservare: l’opera d’arte. Simone Adolphine Weil, filosofa, scrittrice e mistica francese, affermava che ciò che è sacro nell’arte è la bellezza.
La bellezza artistica si configura allora come elemento che conferisce sacralità: ogni opera è sacra a suo modo. A pensarci, quando ci troviamo difronte ad un oggetto che si caratterizza per la sua bellezza, soggettiva o oggettiva che sia, è come se il nostro animo e la nostra mente si elevasse quasi al divino, assumendo un comportamento e percependo delle sensazioni quasi di venerazione nei confronti di quell’oggetto. Nella nostra esposizione, che prende il titolo di Tra mostra e museo, la metamorfosi del bello – tra mostra e museo poichè si tratta di un’esposizione collettiva temporanea inserita all’interno di una mostra permanente in ambito museale – il nostro obiettivo è quello di dimostrare la capacità di trasformazione del bello. Questa metamorfosi, questo suo mutare, si configura nella pluralità di bellezze date dalla diversità delle opere d’arte in esposizione: sarà un percorso espositivo in cui l’arte figurativa verrà ad accostarsi all’astratto, e nel quale numerose tematiche si andranno ad intrecciare.
La bellezza, nonostante la sua metamorfosi sempre in divenire, resterà comunque una costante di tutta l’esposizione”.
Gli artisti:
Balljana, Bellotti, Capocasa, Casolin, Cavanna, Contento, Conti, De Bernardi, De Vita, Dell’Anna, Franchini, Frattini, Frigo, Gatto, Gentile, Gianfranceschi, Gladkova, Mancini, Mazzamuto, Menghini, Micheloni, Omelin, Pacifici, Pecchia, Perusi, Pezzotta, Pugliares, Puliafico, Quintero, Sacchi, Saccomani, Schirato, Sirtori, Spada, Vinella, Vitali.